venerdì 9 luglio 2010

L'on. Barbato (IdV) picchiato perché parla in... parlamento



Ho appreso la notizia su RadioRadicale (10:48 del palinsesto) e poiché non ho visto la vicenda mandata in tv o ripresa dai giornali in sciopero, ho pensato di riassumerla qui.
L'on. Barbato contestava alla maggioranza di concedere 20milioni di euro alle comunità giovanili "gestite" da alcuni onorevoli della maggioranza, e mentre faceva i nomi è stato assalito e colpito con un pugno in un occhio da "qualcuno". Poi si è recato in ospedale.

Si fa notare che a Matteotti fu concesso di parlare e poi fu ucciso fuori dal parlamento. Siamo ormai ad un livello bassissimo di civiltà. Io accuso soprattutto l'opposizione che negli anni ha permesso questa deriva o... affondamento della democrazia. Non capisco perché delle "cricche" mafiose, affariste ed eversive come la P2 e come la stessa lega separatista e la destra fascista tutta, siano potute andare al governo creando gli sfracelli degli ultimi 20 anni. Mentre invece, la controparte ideologica "rivoluzionaria" come ad es. il PCI, in tutte le sue declinazioni, non è stato mai permesso di andare al governo se non in sporadiche ed ininfluenti occasioni. Cosa c'è dietro in realtà? Chi è quella gente che rimane sempre dopo che i governi passano e i ministri cadono? Chi sono Verdini e Carboni? La Chiesa che ruolo ha e cosa ci guadagna? Chi tira le fila dell'economia italiana?

Dunque, si vuole "comprare" con soldi pubblici la corrente finiana per favorire il premier, l'uomo più ricco d'Italia.

Trascrivo l'intervista di Falconio all' on. Francesco Barbato:
Francesco Barbato, oggi mentre criticava il provvedimento sui giovani, del ministro della gioventù, è stato aggredito da diversi parlamentari del Pdl. Cosa è successo?


F.B. E' successo che mentre stavo parlando in parlamento, un decina di parlamentari si sono scatenati contro di me con minacce, ma anche con tentativi di percosse, di picchiarmi. Molti di loro sono stati fermati dai commessi e da altri deputati di Italia dei Valori che si sono interposti e non sono riusciti a colpirmi, mentre dalle mie spalle mi è piovuto dietro un altro parlamentare del Pdl che mi ha colpito al volto con un pugno sull'occhio destro.

F. Ha capito chi era?

F.B. Mi hanno detto alcuni colleghi che si tratta dell'on. Nola. Ma, in ogni caso, sapremmo tutto con precisione martedì prossimo quando è stato convocato con urgenza un ufficio di presidenza, proprio perché venga punito un episodio del genere. Non era mai successo nel parlamento della Repubblica italiana che venisse minacciato, aggredito e percosso un deputato della Repubblica durante un suo intervento. Anche quando ammazzarono Giacomo Matteotti gli consentirono prima di parlare e poi lo uccisero fuori dal parlamento. Invece ora, con questa dittatura che non è più strisciante, bensì è operante perché con i suoi squadristi e fascisti aggrediscono i parlamentari nel corso dei loro interventi alla camera. Insomma, alla camera dei deputati non è più possibile intervenire, non è più possibile fare opposizione, ma soprattutto, non è più possibile difendere i cittadini. Perché con quel porvvedimento, non si sostengono i giovani, si sostiene una corrente, neanche un partito, si sostiene una corrente del Pdl, quella che faceva capo ad Alleanza Nazionale, e ho fatto nomi e cognomi (come siamo soliti fare noi di Italia dei Valori), dal ministro Meloni al sindaco Alemanno, all'assessore regionale del Lazio Lollobrigita perché sarebbero stati loro a gestire questi fondi. Tutti fondi pubblici che vengono gestiti ed affidati a soggetti riconducibili a partiti ed associazioni politiche. Ecco perché questa legge non aiuta e non serve ai giovani, ma ruba il futuro dei giovani mentre sostiene ed aiuta la politica anzi, una corrente politica.


F. Il medico della camera l'ha mandata al Gemelli:


F.B. Si. Il medico alla camera che mi ha offerto le prime cure, poiché non aveva la strumentazione specialistica necessaria per fare una visita oculistica, perché avevo danni all'occhio, una contusione e un trauma alla parte destra del viso e all'occhio in particolare. Mi ha mandato al policlinico Gemelli dove sono stato sottoposto ad accertamenti più specialistici e precisamente oculistici. Anzi, alla fine mi hanno addirittura fatto una Tac per vedere se la parte sottostante l'occhio avesse subito delle lesioni e dei danni.


F. Il referto quale è stato, che prognosi?


F.B. Nel referto c'è una prognosi con la quale mi si danno 15 giorni di guarigione per trauma allo zigomo destro e trauma chiuso all'occhio destro. Ma, io non posso rimanere fermo in convalescenza. Domani ritorno alla camera perché abbiamo un'audizione in un provvedimento dove sono relatore per dare risposte concrete ai cittadini, per fare una legge che serve per eliminare le frodi assicurative e consentirà di abbassare le tariffe RC Auto che sono un problema oggi per i cittadini.


F. Siccome lei diceva prima che è la prima volta che c'è un'aggressione dentro l'aula del parlamento, questo pone anche un problema di giurisdizione e insomma, un'aggressione è inquadrabile sotto l'ottica di un reato aldilà dell'aspetto clamoroso nei confronti delle istituzioni:


F.B. A parte il procedimento di ufficio che ci sarà, perché i medici dell'ospedale Gemelli hanno fatto referto che hanno inviato al drappello di polizia presente presso l'ospedale Gemelli, ma a parte questa procedura di ufficio, io personalmente, da cristiano già ho perdonato chi mi ha fatto questo gesto, chi mi ha percosso, ma da uomo politico ho il dovere di dare l'esempio. Perché ogni giorno contrasto ogni forma di violenza, di criminalità e di mafia, allora bisogna dare coraggio ai cittadini, quando ci sono degli atteggiamenti, dei fatti violenti e criminali e mafiosi, bisogna denunciarli. Per questa ragione, io denuncerò chi ha posto in essere un atto violento e criminale nei miei confronti.


F. L'ha chiamata qualcuno dall'altra parte politica o il presidente della camera?


F.B. Certamente. Sono stato chiamato da tantissimi parlamentari e politici sia di destra che di sinistra. Un deputato del Pdl addirittura mi ha detto: hanno scaricato su di te le tensioni che oggi ci sono nel Pdl. Perché tu hai detto tante cose vere che, tra l'altro, avevano già detto alcuni parlamentari del Pdl.


F. Dei suoi aggressori non l'ha chiamata nessuno?


F.B. No. Nessuno.


F. Barbato, un'ultima cosa, perché oggi, complici le agenzie di stampa che hanno dato la notizia, si è parlato di rissa, non di aggressione, c'è una bella differenza.


F:B: Beh, per la verità, io ho subito un'aggressione perché mentre stavo intervenendo, mi sono venuti addosso una decina di parlamentari che cercavano di picchiarmi, mi minacciavano, allungavano le mani. Molti di loro non hanno potuto toccarmi fisicamente perché si sono interposti i commessi ed alcuni deputati dell'Italia dei Valori, mentre un altro che mi è venuto alle spalle mi ha letteralmente colpito a pugni sul volto. Altro che rissa, ho subito minacce, violenza, percosse. Ero solo contro una decina di loro e per la verità, anche quando sono stato picchiato e minacciato non ho affatto reagito allo stesso modo, sono stato li al mio posto in modo civile ed educato come deve fare un parlamentare per rispetto delle istituzioni, perché la violenza non mi appartiene e non appartiene all'Italia dei Valori.


F. La Saltamartini dice che lei si è rivolto a lei dicendo che doveva andare a sollazzare il presidente del consiglio. Insomma, l'ha letto il comunicato che giustifica la sua presenza tra quei parlamentari che volevano avvicinarsi a lei?


F.B. Non è vero. Durante l'intervento non ho affatto citato né la Saltamartini, né alcuna altra frase oltraggiosa, né nei confronti della Saltamartini, né rispetto ad altri parlamentari o membri del governo. Inoltre, durante l'aggressione, mentre mi stavano picchiando e minacciando, chi mi diceva "ti ammazzo", chi mi diceva "criminale", chi mi diceva "delinquente", chi mi diceva "ti aspetto fuori", chi mi diceva "quando ci vediamo a quattro occhi", "quando ti incontrerò per strada da solo", queste sono le cose che dicevano. La Saltamartini e gli altri suoi colleghi del Pdl. Io non ho affatto risposto così; ho detto semplicemente: siete dei fascisti violenti che state facendo rabbrividire Pomicino e Mastella. Perché quello che state facendo con questo provvedimento neanche nella prima Repubblica si faceva, neanche nella prima Repubblica si foraggiavano così i partiti e le correnti dei partiti. Voi invece adesso, state facendo ancora peggio del peggio della prima Repubblica.