venerdì 31 luglio 2009

Come fare un videocommento - ribaditura



Ho trovato questo video fra le tante prove scartate nel creare un filmato su come fare appunto, un video commento, sfociato poi nel curioso video in pigiama. Rivedendolo ho deciso di postarlo per ribadire ancora una volta i concetti già espressi.

Intanto, per videocommento s'intende un filmato che integra lo scritto che viene usato nei blog, nei forum, ecc. Per fare un videocommento bisogna creare un testo; sapere quel che si vuol dire; si possono prendere appunti e memorizzarli oppure andare a ruota libera. Io ho provato in entrambi i modi, ho provato a leggere quello che volevo dire però sembravo un po' irrigidito e non venivo bene. L'ideale è avere degli appunti superficiali e poi andare a ruota libera.
Dopo di che c'è la regia: bisogna piazzare la telecamera in un posto preciso; creare la scenografia, lo sfondo e tutte quelle cose tecniche che noi in televisione non le notiamo ma poi, nel momento in cui ci accingiamo a creare un filmato, siamo costretti ad affrontare.
Poi c'è l'altra questione tecnica: i microfoni, la luminosità, la musica, bisogna anche sostenere delle spese, ecc. Insomma, ognuno di noi, facendo un video, raggruppa dentro di se tutte quelle competenze tecniche che ci sono nel cinema, nella televisione e nel teatro. Poi occorrono i costumi: se uno vuole indossare una maschera o indossare vestiti particolari o un cappello, ecc.

Questo cosa comporta? Si appiattisce quel senso di reverenza che si ha verso tutto ciò che ci viene mandato dall'alto e soprattutto, dalle immagini che sputa la televisione e noi siamo li passivi... Quando noi ci accingiamo a fare dei video diventiamo soggetti attivi e avviene un appiattimento di questa sproporzione fra il sopra e il sotto. In pratica, si verifica una specie di socialismo mediatico che unifica tutti, poiché tutti possiamo essere spettatori e tutti possiamo essere attori, protagonisti.
Tutto ciò potrebbe rivoluzionare la nostra società perché ognuno di noi avrà la consapevolezza dei propri mezzi delle proprie possibilità, conoscerà i segreti del cinema, comprenderà che l'occhio della telecamera è un operatore, che ci sono due persone, che quello che vediamo non è il nostro sguardo ma è frutto di una macchina da ripresa con una persona dietro.

martedì 28 luglio 2009

Epoca moderna o era dei frankestein



L'epoca moderna è l'era dei Frankestein, dei dracula, dei Mr. Hyde, degli squilibrati serial killer "prodotti" dalle città fumose e grigie. Freud diceva che la piscoanalisi è nata in quel periodo perché ce n'era più bisogno.

La burocrazia è un fenomeno molto recente. Kafka lavorava in un "covo di burocrati".
L'homo sapiens è vissuto per 200mila anni a contatto con la natura poi, improvvisamente, si trova catapultato in pochi anni nelle grigie città di oggi. Che effetto può provocare tutto ciò?

E' scomparso il verde: il colore è importante! A Pecoraro Scanio sarebbe bastato reclamare il verde per l'asfalto e le facciate delle case.
Le città, quando l'uomo divenne sedentario, sorsero attorno ai cimiteri con attiguo il luogo di culto degli spiriti degli avi.

Gli uomini, nomadi per millenni, abituati a vivere in comunità ristrette di 20/30 individui, si trovano di colpo in società fatte da milioni con tutte le conseguenze di conciliazione che comporta.

Dobbiamo rimettere tutto in discussione anche la stessa cultura. Nelle enciclopedie definiscono "cultura" in un scarno trafiletto. Cultura è civiltà ed è un contrapporsi alla naturalità, un artificioso rifiuto del mondo e di noi stessi sostituito da finzioni raccrapiccianti create da pazzi che vogliono scimmiottare Dio.
Dunque, è l'armonia con la natura che ci realizza e non la costruzione di simulacri artificiali che ci rendono disumani.

sabato 25 luglio 2009

L'ORIGINE DEL MONOTEISMO E DELLA PROPRIETA' RPIVATA



L'origine del monoteismo e della proprietà privata secondo Serafino Massoni

"Cari amici, tanti saluti da Serafino Massoni.
Oggi parliamo dei dieci comandamenti, così vediamo come nasce il patriarcato. La tradizione racconta che il decalogo, le tavole di pietra con scolpiti i dieci comandamenti, Mosè li ricevette direttamente dalle mani di Dio sul monte Sinai. Questa è ovviamente, una leggenda. Il fatto è che Mosè aveva davvero i dieci comandamenti, se l'era portati via dall'Egitto. Il periodo è intorno al 1350 a.C. In Egitto abbiamo il grande faraone Amenhotep IV alias Akhenaton, che aveva messo in piedi il culto di un solo Dio di cui il sole era la rappresentazione visibile. Un unico dio voleva dire: un unico imperatore sulla terra, un unico credo e poi, scendi scendi, una famiglia con un unico pater familias.
Fu Amenhotep IV, Akhenaton, il primo ad elaborare le leggi del patriarcato. Successe che gli infiniti sacerdoti degli infiniti dei dell'alto e del basso Egitto, subirono questa riforma monoteistica perché Amenhotep IV-Akhenaton la impose con le armi. Quando poi il faraone morì ci fu una grande sollevazione dei sacerdoti che manovrarono la popolazione, e ci furono delle devastazioni nell'Egitto in quel periodo. Tanti dignitari della corte di Amenhotep IV-Akhenaton, tanti religiosi e parenti pensarono bene di scappare perché ci furono delle stragi un po' dappertutto e distruzioni, venne cancellata ogni memoria dell'imperatore.
Questi scapparono guidati dal grande dignitario egizio Mosè. Furono alcune migliaia quelli che scapparono e furono i leviti, sacerdoti guerrieri. Si portarono via delle testimonianze del patriarcato tra cui le tavole dei dieci comandamenti. Fuggirono sul delta del Nilo e lì, con le buone o con le cattive, convinsero un popolo di pastori nomadi chiamati ebrei dicendo: vi diamo un dio ch'è tutto nostro, un dio che ha prescelto noi e che ci guiderà nel corso della vita. E si spostarono ad oriente mentre l'Egitto era sconvolto da queste turbolenze religiose, che poi ripristinarono il politeismo.
Nel deserto, dove la leggenda dice che il popolo ebraico guidato da Mosè e dai Leviti (i Leviti erano guerrieri sacerdoti egizi del dio monoteistico del faraone Akhenaton), peregrinarono nel deserto per 40 anni e che proprio lì Mosè salì sul monte Sinai e poi ne discese con le tavole della legge. Il decalogo se l'era portato via dall'Egitto nell'arca santa, il tabernacolo dove venivano custoditi tutti i segreti portati via dall'Egitto.
Bene, questa è la genesi dei dieci comandamenti che nascono in Egitto. Mosè dice ovviamente, di averli ricevuti da Dio che tutto sommato, era il dio di Amenhotep IV-Akhenaton che era stato ripudiato dagli egizi e Mosè lo impone, attraverso i suoi Leviti -la casta sacerdotale guerriera- al popolo ebraico il quale lo accetta mal volentieri questo dio monoteistico. Conosciamo l'episodio del vitello d'oro quando gli ebrei si lasciano andare alle mollezze sensuali tipiche dell'antico Egitto. Ci vorrà una lunga battaglia condotta dai Leviti e dai successori dei Leviti che durò secoli e secoli, anche dopo che gli ebrei si stanziarono nella terra di Canaan, per indurre gli ebrei ad accettare la durezza del monoteismo, il monoteismo di Mosè e dei Leviti, tutti egizi. Quindi, una classe dirigente egizia all'interno del popolo ebraico.
I dieci comandamenti nati in Egitto, portati da Mosè in terra di Canaan ed imposti agli ebrei, sono la base della religione ebraica e sono la base anche guarda caso, della religione cristiana ed islamica! Tutte quante queste religioni si abbeverano ai dieci comandamenti mosaici ma creati in Egitto da Amenhotep IV alias Akhenaton.
Sono simili i dieci comandamenti nelle tre religioni monoteiste. Nella forma sono un po' differenziati ma la sostanza è la stessa.
"Io sono il Signore tuo Dio" vuol dire: io sono il signore tuo marito e non avrai altro marito (dio) all'infuori di me; "non pronunciare il nome di Dio invano" vuol dire: tu moglie, non parlar male di tuo marito mai; "onora tuo padre e tua madre": si costituisce la famiglia monogamica patriarcale dove il papà ha sempre paura che i figli si ribellino come era già successo, secondo la leggenda, al Padre eterno che aveva creato lucifero il figlio prediletto che si era ribellato. E' tutta una storia insanguinata quella della famiglia monogamica patriarcale dove il pater familia deve tener carcerata la moglie col velo, col burka, con la lapidazione, con la clitoridectomia, con l'infibulazione, ecc. e poi ha anche paura che i figli si ribellino v. il complesso edipico; "non commetter adulterio": c'è la lapidazione. Ovviamente, è più diretta alla donna che all'uomo questa faccenda; "non desiderare la roba d'altri e non desiderare la donna d'altri": (vedete la nascita della proprietà privata?) tu uomo, tu marito non devi desiderare né la donna d'altri -perché la moglie è proprietà altrui- e neanche la roba d'altri (equiparazione perfetta della donna con la roba). Il concetto di proprietà privata poi va a pervadere l'istituto del matrimonio monogamico patrimoniale.
Il patriarcato, la proprietà privata, la famiglia monogamica patriarcale lo vediamo chiaramente nei dieci comandamenti che poi sono stati ereditati sia dai cristiani che dagli islamici. Se poi volete vedere come si sviluppa la situazione che tutti i vari tabù, le varie proibizioni sessuali tipiche della famiglia monogamica patriarcale, andate a leggervi il Levitico e troverete una varietà di divieti sessuali davvero sorprendente che ci ricordano quasi il nostro codice di diritto civile e penale, il codice di procedura, tutta la complessità delle proibizioni e dei divieti a tutela della proprietà privata che è sia la donna che la roba.
Va bene cari amici, tanti saluti a tutti voi da Serafino Massoni."

venerdì 17 luglio 2009

Videoblogger si autocesura




CanaleAutunno08 censura la sua immagine. Ecco l'articolo tratto dal suo blog:

"CanaleAutunno08 cambia. Un cambiamento abbastanza forte delle modalità di pubblicazione e divulgazione delle proprie opinioni e delle critiche… Come sapete, la mia attività è divisa tra il canale Youtube dove carico i video, e il blog vero e proprio dove scrivo sui post i contenuti dei video e non solo.
La parte che cambierà piu radicalmente di CaneleAutunno08, è quella relativa ai video. Sarà una sorta di “conversione” dell’aspetto video visivo, in video di stampo “radiofonico”, oppure ancora piu marcatamente la produzione video sarà completamente soppressa per lasciare attiva solo la pubblicazione dei post scritti sul blog.
La decisione che ho preso è dunque quella di non comparire piu nei video, e il motivo è abbastanza intuibile.. In questi mesi, con l’aumento delle iscrizioni al mio canale, è aumentata anche la mia visibilità, e di pari passo anche i messaggi che mi pervengono in maniera anonima alla mia casella di posta. Mesi fa ricevetti dei messaggi pseudo-intimidatori, che pur essendo probabilmente (o almeno lo spero) degli scherzi di pessimo gusto fatti da parte di qualcuno di mia conoscenza a cui sto antipatico, comunque non mi hanno lasciato tranquillo (e tutt’ora non lo sono) impedendomi di continuare a lavorare su questo blog, con la stessa serenità che avevo inizialmente, nell’autunno appunto del 2008…
La trasparenza sul web e il fatto di metterci la faccia insomma, ha un prezzo, e questo prezzo è la tutela del proprio status, della propria immagine e della propria identità. Una persona come me, deve ragionare specialmente in chiave futura, visto che nel mio caso essendo ancora studente, e di fatto senza lavoro, quindi senza nessun tipo di sicurezza..devo tutelare la mia immagine e la mia identità affinchè non venga strumentalizzato il mio operato in futuro, magari nell’ìntento di crearmi problemi nel mondo del lavoro che come tutti sappiamo non è meritocratico, non è di fatto ne liberale ne libero da dinamiche politiche o di opinione.. Purtroppo questa è l’Italia, questo è il sistema. Molti di voi diranno che sono un cacasotto, uno che getta la spugna facilmente, però purtroppo bisogna fare i conti con questa realtà.. E ne abbiamo avuto un esempio di recente, con il blogger freedomanddemocracy, che si è visto costretto a chiudere il suo canale Youtube dopo piu di due anni, migliaia di iscritti e piu di 1.400 video, perché appunto la sua attività di video blogger gli ha creato grossi problemi nella sua carriera lavorativa e quindi si è visto costretto a chiudere il canale..
Questo a lui, è successo negli USA; pensate cosa puo succedere in Italia, e cosa sicuramente gia oggi succede… Mi dispiace molto, perché io sono estremamente convinto, e son stato in passato sostenitore della trasparenza sul web, però ragionandoci bene..per quanto nobile possa essere l’intento di apparire in maniera trasparente su YouTube, specialmente se si parla di società e si fa critica politica, ci si ritrova comunque a che fare con situazioni scomode, che sconfinano nel nostro mondo privato. Purtroppo noi semplici blogger non siamo persone dello spettacolo, non viviamo della nostra immagine come i vari Marco Travaglio o Beppe Grillo e pertanto, ora come ora, nel mio caso non vedo piu le condizioni e la serenità giusta per continuare ad apparire nei video…
Questa mia decisione nasce quindi da questi aspetti, dalle pseudo-minacce che ricevetti alcune settimane fa, e dalla storia di freedomanddemocracy, che mi ha fatto riflettere molto..
Come dice lui “l’onestà non paga”. "

Il simpatico lejesonfe esprime solidarietà con un video di risposta!


martedì 14 luglio 2009

LO SCIPPO DEL PD...


Beppe Grillo si candida. Finalmente si è deciso, si è deciso a "scippare" il PD ai parassiti ammuffiti prima che loro scippino le idee di Grillo, il programma a 5 stelle, i buoni propositi della rete.
La Serracchiani è comparsa dal nulla anche grazie ad internet. Non vorremmo che un giorno comparisse dal nulla un Fàssino o un Mastello camuffato con le idee della rete.
Beppe avrà annusato il pericolo? Meglio muoversi in anticipo e contrattaccare. Sinceramente sono un po' scettico sulla scalata al PD(ue), un partito in perfetta continuità con le logiche antistato parallele da prima e seconda Repubblica.
Troveranno tutti i cavilli possibili per evitare la candidatura "democratica" di un "libero" cittadino. Grillo però, come segretario del PD sarebbe una vera catastrofe per la casta, una tempesta spaziale.