sabato 26 aprile 2008

V2-Day: un successo enorme



Ieri ho avuto l'onore di sedere al banchetto della mia città Grottaglie organizzato dal periodico locale "Via Crispi". Dalle 15.30 alle 18.00 ho raccolto le firme insieme a Giampaolo e Vannina che, per la verità, ho conosciuto solo ieri.
Secondo il blog Via Crispi http://www.viacrispi.it/blog/ abbiamo raggiunto le 700 firme! Contro le 500 di Udine e le 600 di Aosta!
Come spiegare questo fenomeno? La gente ha voglia di partecipare? Vuole essere parte attiva del processo democratico? Eppure nelle recenti elezioni politiche questo popolo partecipativo e "dispotico", ha espresso un'indicazione di voto pressoché identica alle altre volte. Francamente sono un po' confuso.

martedì 22 aprile 2008

Tutti al V2-Day del 25 aprile



Il parassita è una bestia che si attacca alla vittima e non deve far altro che succhiare per vivere.
VAFFANCULO!
Il 25 aprile ci sarà in 400 piazze d'Italia la raccolta delle firme per i tre referendum anti parassitari proposto da Beppe Grillo:

1) Abolizione dell'ordine dei giornalisti;

2) abolizione un miliardo di euro all'anno di finanziamento pubblico ai giornali;

3) abolizione del testo unico della radiotelevisione che di fatto concentra il potere mediatico nel duopolio raiset.

P.S.
Il 25 aprile sarò al banchetto della mia città per raccogliere le firme. La raccolta proseguirà per i prossimi due mesi.
http://www2.beppegrillo.it/v2day/banchetto.php?id=211

mercoledì 16 aprile 2008

Adesso l'Italia è come una macchina guidata da un pazzo che cammina su due ruote -quelle di destra -



Avete visto la faccia di Cesare Damiano (DS), l'ex ministro del lavoro? Questo non ha mai lavorato un giorno in vita sua, non sa neanche spanare un bullone. Su Wikipedia risulta che Damiano è un sindacalista che ha fatto carriera. Fra parentesi, il sindacalista è un parassita: non appena uno diventa delegato sindacale viene immediatamente estrapolato dal resto dei colleghi e posto su di un piedistallo.
Il delegato subisce una "borghesizzazione" che lo allontana concettualmente e fisicamente dai suoi colleghi, proprio da quelli con cui dovrebbe stare più a contatto. Il sindacalista è colui che va a cena col padrone per contrattare i diritti dei lavoratori (la mia non è un'opinione ma una constatazione di fatto).
Un grande "merito" di Damiano è quello di aver creato il fondo pensione "Cometa" per i salariati. Un fondo pensione creato e gestito dai sindacati coi soldi dei lavoratori! Una contraddizione assurda e fuorilegge sottaciuta da tutti gli organi d'informazione.

Al ministero del lavoro ci doveva stare un comunista, magari Bertinotti che ha optato per la presidenza della camera.
Un comunista che ha firmato tutte le leggi pro-destra compreso l'indulto, un harakiri con la "r" moscia. Questo è il lusso, il vero lusso, far approvare a un comunista leggi ultra liberiste restando all'opposizione!! Comprare i sindacati coi soldi dei lavoratori.

Finita l'esperienza di governo, bertinotti doveva lasciare ad un altro la guida del nuovo soggetto politico ovvero, a Nicola Vendola.
L'arcobaleno è un simbolo da scuola materna, il colore degli omosessuali, infatti solo loro vi hanno votato. Berlusconi insegna: "il popolo è come un bambino di 8 anni e neanche tanto intelligente".
Eliminare la falce e martello è stata un'idea geniale. Chi non ha notato le facce lunghe e sconsolate della sezione Gramsci?
Si racconta che il segretario del Pci lascia la poltrona a qualcuno un po' più scemo di lui per evitare che gli faccia le scarpe. A sua volta quello un po' più scemo lascia la poltrona ad uno peggio di lui e così via fino a che il più scemo del partito è proprio il segretario: Franco Giordano faceva cadere le braccia.
Questa dinamica è identica ad un concetto erroneo della democrazia che dice: tutti sono uguali e tutti possono fare tutto*.

Da Vespa Bertinotti ha riconosciuto il fallimento ma solo da un punto di vista politico-partito, da un punto di vista personale è soddisfatto. Vuoi scherzare? Ti trovi di fronte alla terza carica dello stato, e che carica, chi non ha notato la musicalità della "r" alla francese risuonare nella camera dei deputati del parlamento italiano?
Ma questi dove vivono? La politica è una carriera militare? Cosa sono serviti anni di studi e di lotte per poi cadere in un miserabile peccato di vanità?

Credo che l'effetto astensione ci sia stato. I giorni del 13/14 non erano né giorni estivi, né giorni primaverili. E' mancato quel 2/3% che avrebbe potuto rafforzare Di Pietro a vantaggio di tutti.

Beppe Grillo è caduto in un peccato di gola. Ha assunto il potenziale elettorale della rete come qualcosa di propria appartenenza, come un ricavo frutto del suo lavoro. Il genovese doveva darlo a chicchessia senza avere niente in cambio o senza negoziare o imporre condizioni? Ha optato per la scelta istintiva ed egoista del niente a nessuno che si è rivelata controproducente.

Il problema è questo: se potere non ne hai, non ne hai e non lo usi; se il potere ce l'hai e non lo usi, è come se non ce l'avessi. Lo stesso vale per il denaro: se soldi non ne hai, non ne hai e non ne usi; se i soldi ce l'hai ma non li usi, è come se non ce li avessi.
Prendere sempre una decisione anche se può risultare sbagliata denota sicurezza.

Adesso l'Italia è come una macchina guidata da un pazzo che cammina su due ruote -quelle di destra - e i passeggeri coglioni credono che il mondo deve essere visto così: in obliquo.

Il nuovo governo sarà fatto da ministri del nord. Il sud è solo terra di conquista. Non c'è speranza, l'ossimoro che vede una coalizione che comprende Lega Nord e Lega Sud viene risolto da un gioco tanto raffinato quanto subdolo, far rappresentare il sud da... Lombardo.

Intanto la Finocchiaro sconfitta in Sicilia, annuncia di non voler rappresentare l'opposizione nel nuovo governo siciliano. Che minchia ci è andata a fare li? La sconfitta era matematica, sapeva di dover stare comunque all'opposizione ma non ha resistito alla tentazione di vedere tappezzata quella regione della sua immagine. Vuole rientrare in parlamento (giustamente, un perdente dove lo metti? In parlamento) tramite un colleggio dell'Emilia-Romagna. L'Italia è in uso e abuso di questa gente, ma forse un bene perchè si libererebbe il posto per Sonia Alfano.



(*)Questo meccanismo abbassa la media in modo spaventoso, la classe politica odierna ne è la controprova, basta vedere le facce dei vincitori Bossi, Maroni e Calderoli. La seconda repubblica è l'avverarsi della tesi che segue: un'epoca fatta di furbi e leccapiedi. Per la cronaca, il precursore è stato Cesare Romiti.

Quando in un gruppo ognuno può, potenzialmente, ricoprire qualsiasi mansione si crea un curioso fenomeno di aggregazione e solidarietà fra gli individui con capacità medie, vale a dire, fatto 10 la media è 5.
Lo si nota benissimo nei luoghi di grande aggregazione come il mondo del lavoro ed ogni luogo di competizione "democratica".
Quando compare un individuo sotto la media viene immediatamente attaccato per via della sua eccessiva mediocrità e serve a sostenere e ribadire la propria superiorità e idoneità. Quando, al contrario, arriva uno più bravo del valore di 6 viene subito escluso e isolato per paura di essere scalzati. I medi(ocri) fanno quadrato e espellono il sufficiente (v. la fuga dei cervelli).
Fra coloro che compongono la media avviene a loro volta una lotta intestina per cui: chi ha meno capacità - posto un valore di 4,5 - risulta più attivo per timore di essere emarginato e cerca in mille modi e sotto rifugi di prevalere e demonizzare chi è leggermente più capace - il 5 - il quale, "dall'alto" della sua posizione consolidata tende a non curarsi particolarmente di ciò. Quando il 4,5 scalza finalmente il 5 ecco che la media si è abbassata di mezzo punto e così via verso il basso.

lunedì 14 aprile 2008

A pensar male si fa peccato però molto spesso s’indovina


Quello che segue è un post molto apprezzato che feci girare subito dopo le elezioni, farsa, della precedente consultazione.
A volte incontravo il mio post copiato e incollato da altri.
Nei primi giorni subito dopo il voto, nessuno riusciva a comprendere un risultato così anomalo.
In quelle ore, come molti, rimasi attaccato al monitor e alla Tv assiduamente per cercare informazioni, interpretazini, qualsiasi cosa potesse farmi comprendere l'assurdità del momento. Obiettivamente, la mia analisi lanciò un raggio di luce nel buio completo dove tutti sembravano essere precipitati.
Vorrei avanzare l'ipotesi che il commento che segue abbia contribuito ad ispirare il noto romanzo "Il broglio" che trova la chiave di volta nella scomparsa delle schede bianche.
Questa volta dovremmo confrontare la percentuale delle schede bianche per avere una prova del nove ma, al Viminale chi ci sarà? Amato, Scajola ed altri che non ricordo: faranno comunella?

il Biondo(?)



A pensar male si fa peccato però molto spesso s’indovina

Non ho mai visto dei sondaggi così lontani dalla 'realtà'. Lunedì le facce più scure erano, oltre a quella di Bersani, quelle dei sondaggisti come Mannaimer che quasi si nascondeva sotto il leggìo.

Non ho mai visto tanti scioperi, di tutte le categorie in questi 5 anni. Nessuno più dichiarava di aver votato FI. Gli inglesi davano 5 a 1.

Mentana a matrix: "è stata una grande prova di democrazia".
Pannella è saltato letteralmente dalla sedia e ha sbroccato: " prova di democrazia un corno!".
Poi, come combattuto tra se, ha fatto due contorsioni con il corpo e ha ripiegato sul discorso dell'elettore poco informato e lo sfascismo di destra. Gli hanno anche abbassato il tono del microfono. Scajola, che fino ad allora sorrideva, appena ha visto la scena è diventato serio, preoccupato come per dire: non si metterà mica a fare dei nomi o chissà quali accuse...

La cosa strana è che i ‘perdenti’ stavano sulle loro, nessuno esultava: zitti zitti, quatti quatti, anch’essi increduli come per dire, ma cosa è successo?
Hanno sbagliato tutti le previsioni; l'unico che ha indovinato è stato proprio Berlusconi: siamo in parità diceva, c'è il sorpasso, ecc. Insomma, sapeva in anticipo tutto quello che è successo, l'unico che andava in controtendenza, un mago, il mago Do Rinascimento.

Poi Prodi si è lamentato che i risultati arrivavano troppo lenti dal Viminale... a proposito chi c'era al Viminale????

Proviamo a pensar male: Il sardo si è messo a taroccare i voti grazie allo scrutinio elettronico. Dopo le 18 il caimano si è catapultato con l’elicottero da Milano a Roma: su quale colle avrà preferito atterrare? E’ da allora che è iniziata la famigerata rimonta? FI ha perso voti ma rimane il primo partito. Tutti gli altri sono rimasti invariati, ma ha dato un contentino all’ UDC e ad AN per cementare le 3 punte. A sinistra nessuna novità, gli unici a fare un passo avanti sono quelli di Rifondazione, guarda caso lo spauracchio su cui puntare il dito, la spina nel fianco della Sx più rafforzata per dividere l’Unione. Per non dare nell’occhio si doveva vincere di misura.
L’unica cosa che fortunatamente è sfuggita, è il voto dall’estero che notoriamente è di centrodestra ma si è rivelato l’opposto. Siamo stati salvati dai voti argentini! Sarà un caso?

Morale della favola: la destra chiede di ricontare le schede (contestate)… proprio loro.
Come ciliegina sulla torta è stata eletta Stefania Craxi a Milano 1. Senza le preferenze puoi mettere anche Rintintin che passa lo stesso.
E’ prevalsa la morale di centro-destra, quella liberista, garantista, cattolica che dice: Non è colpa sua che mi ha fregato, ma è colpa mia che mi sono fatto fregare.

Pace e bene fratelli

giovedì 10 aprile 2008

Silvio Berlusconi è uno dei mandanti occulti delle stragi Falcone/Borsellino


"Il Cavaliere: "Si, Mangano era un eroe"

"Marcello Dell'Utri, che lo chiama "eroe" (Mangano ndr) perché non parlò mai di lui né di Silvio. E Berlusconi ieri, a stretto giro di posta, si associa alla causa di beatificazione: "Dice bene Dell'Utri: quando Mangano era in carcere malato, i pm gli dicevano che, se avesse detto qualcosa su di me, sarebbe andato a casa. Ma lui eroicamente non inventò mai nulla su di me. Quando era da noi si comportò benissimo, ma poi ebbe delle disavventure che l'hanno portato nelle mani di un'organizzazione criminale. Ma non mi risulta checi siano sentenze definitive nei suoi confronti".

Purtroppo le sentenze risultano eccome. Arresta nel 1980, Mangano viene condannato definitivamente per associazione a delinquere con Cosa Nostra nel processo Spatola, poi per traffico di droga nel maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino: totale 13 anni definitivi, di cui 11 scontati in carcere.
Ma è vero, almeno, che Mangano si comportò bene finché restò ad Arcore, salvo poi finire in preda alle cattive compagnie?
Le sentenze raccontano tutt'altra storia. Nel 1974, quando viene ingaggiato da Dell'Utri, il "fattore" già vanta un bel pedigree criminale: pupillo del boss Stefano Bontade, ha collezionato a soli 33 anni una sfilza di denunce, condanne e 5 arresti per assegni a vuoto, truffa, lesioni, ricettazione, estorsione, rapporti con narcotrafficanti e mafiosi. Borsellino ricorderà in una famosa intervista che era stato promosso a "testa di ponte della mafia al Nord" per la droga e il riciclaggio, ed era pure specializzato in estorsioni alle cliniche: chi non pagava il pizzo riceveva a casa "una testa di cane mozzata". Per la questura di Palermo, Mangano è già allora un "soggetto pericoloso". Ma non per Dell'Utri, che lo porta in casa Berlusconi con moglie, figlie e suocera.
L'assunzione, secondo il Tribunale di Palermo, che nel 2004 ha condannato Dell'Utri a 9 anni per concorso esterno in mafia, avvenne nella sede Edilnord di Foro Buonaparte, presenti Berlusconi, Dell'Utri, i capimafia Bontade, Teresi e Di Carlo (il quale, forse poco eroicamente, ha raccontato tutto ai giudici). Sapeva Dell'Utri chi era Mangano?

In un rapporto dei carabinieri di Arcore del 30 dicembre 1974 si legge: "Dell'Utri ha chiamato il Mangano pur essendo perfettamente a conoscenza - è risultato dalle informazioni giunte dal nucleo di Palermo - del suo poco corretto passato". Ad Arcore, più che dei cavalli (mai visti), il fattore si occupa soprattutto del futuro Cavaliere: scorta lui, la moglie e i figli ovunque. Più che uno stalliere, un guardaspalle. Pranza e cena al tavolo del padrone. "Io e Berlusconi eravamo come parenti", dirà nel 2000 al processo Dell'Utri. Ma la sera dell'8 dicembre '74, dopo una cena con Berlusconi, Dell'Utri, Confalonieri e Mangano, l'ospite d'onore, Luigi D'Angerio, viene sequestrato fuori la villa. I carabinieri sospettano Mangano e avvertono Berlusconi. Il quale racconterà: "Lo licenziammo appena scoprimmo che si stava adoperando per organizzare il rapimento di un mio ospite".
Memoria corta: Mangano resta ad Arcore fino al 1976. E Silvio non fa un piega nemmeno quando, per ben due volte, i carabinieri vengono ad arrestarlo perché sconti due condanne definitive: espiata la pena, Vittorio viene regolarmente riaccolto a casa Berlusconi, come il figliol prodigo.
Se ne andrà lui spontaneamente nell'ottobre '76, dopo l'articolo di un giornale locale che lo riguardava. Ma senza mai rompere i rapporti con Dell'Utri. Un mese dopo, i due partecipano alla cena di compleanno, a Milano, del boss Nino Calderone. Nel 1980 la polizia intercetta Mangano al telefono con Marcello, mentre gli propone "un affare per il tuo cavallo". In altre telefonate coeve, ricorderà Borsellino, Mangano chiamava cavalli le partite di droga. Ma Dell'Utri giura che il cavallo esisteva davvero e aveva quattro zampe. Un mese dopo, Mangano finisce dentro per mafia e droga.
Il che non impedisce al Cavaliere di sospettarlo per la bomba esplosa nell'86 nella sua casa milanese di via Rovati.

Quando esce, nel 1991, Riina lo premia per il suo "eroico" silenzio promuovendolo reggente del mandamento di Porta Nuova (la famiglia di Pippo Calò). Così il nostro eroe condivide tutta la strategia stragista del 1992-'93. E nel novembre '93, dopo l'arresto di Riina e le bombe dell'estate, mentre Dell'Utri e Berlusconi creano Forza Italia, si reca due volte a Milano nella sede di Publitalia per incontrare l'amico Marcello: risulta dalle agende dello stesso Dell'Utri ("2.11.93: Mangano Vittorio sarà a Milano per parlare problema personale"; "Mangano verso il 30-11").

Secondo vari pentiti, tra cui Nino Giuffrè, ex braccio destro di Provenzano, Mangano faceva la spola tra Palermo e Milano per seguire la nascita del nuovo partito per conto dei nuovi capo di Cosa Nostra. Poi, nel 1999, finisce di nuovo in carcere, stavolta per tre omicidi, e condannato in primo grado a due ergastoli poco prima di morire."

Marco Travaglio su La Repubblica di oggi

martedì 8 aprile 2008

Il quarto polo


Se Grillo esprime una preferenza pubblica sposta subito 1 milione di voti.Se fa una campagna costante sul blog arriva a 1,5 milioni di adesioni.
Secondo me il "partito del non voto" avrà circa 1,5 milioni di voti potenziali ovvero, il 4% alla camera......!

domenica 6 aprile 2008

Siamo sotto un regime terrorista!!

La gente ha terrore di uscire di casa,
di andare al lavoro, di parcheggiare la macchina.
La gente è terrorizzata quando è ricoverata, quando apre le bollette dell'Enel, quando va a fare la spesa.
E' terrorizzata quando va in banca, quando si avvicina al casello, quando viene invitata ad un matrimonio, quando scopre di essere incinta.
La gente è terrorizzata quando vede la TV, quando attraversa la strada, quando suona il telefono, quando va a votare.

Per Carlo Rubbia l'alternativa unica e vincente è l'energia solare


Riporto parte di una intervista fatta al nostro premio Nobel Carlo Rubbia, l'ennesimo "cervello" in fuga, tratta da un articolo da "La Repubblica" del 30 marzo:

[...] Qual'è, dunque, la sua visione sul futuro dell'energia?

[...] non solo il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l'uranio è destinato a scarseggiare entro 35/40 anni, come del resto anche l'oro, il platino o il rame. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra.

Eppure, dagli Stati Uniti all'Europa e ancora più nei Paesi emergenti, c'è una gran voglia di nucleare. Anzi, una corsa al nucleare. Secondo lei, sbagliano tutti?

Sa quando è stato costruito l'ultimo reattore in America? Nel 1979, trent'anni fa! E sa quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dal governo, dallo Stato, per mantenere l'arsenale atomico.
Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l'uranio appunto, di durata limitata. Popi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie.

Ma non si parla ormai di "nucleare sicuro"? Qual'è la sua opinione in proposito?


Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo.


In che cosa consiste? Nella possibilità di usare il torio, un elemento largamente disponibile in natura, per alimentare un amplificatore nucleare. Si tratta di un acceleratore, un reattore non critico, che non provoca cioè razioni a catena. Non produce plutonio. E dal torio, le assicuro, non si tira fuori un bomba. In questo modo, si taglia definitivamente il cordone fra il nucleare militare e quello civile.


Lei sarebbe in grado di progettare un impianto di questo tipo?


E' già stato fatto e la tecnologia sperimentata con successo su piccola scala. Un prototipo da 500 milioni di euro servirebbe per bruciare le scorie nucleari ad alta attività del nostro Paese, producendo allo stesso tempo una discreta quantità di energia.


Ora c'è anche il cosiddetto !carbone pulito". La Gran Bretagna di Gordon Brown ha riaperto le sue miniere e negli Usa anche Hillary Clinton s'è detta favorevole...


Questo mi ricorda la storia della botte piena e della moglie ubriaca. Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell'umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l'anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso.


E allora, professor Rubbia, escluso il petrolio, escluso l'uranio ed escluso il carbone, quale può essere a suo avviso l'alternativa?


Guardi questa foto: è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell'elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno prodotti in gran quantità.


Ma noi, in Italia e in Europa, non abbiamo i deserti...


E che vuol dire? Noi possiamo sviluppare la tecnologia e costruire impianti di questo genere nelle nostre regioni meridionali e magari in Africa, per trasportare poi l'energia nel nostro Paese. Anche gli antichi romani dicevano che l'uva arrivava da Cartagine. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l'energia necessaria all'intero pianeta. E un'area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-beit. Per rifornire di elettricità un terzo dell'Italia, un'area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma.


Il sole, però, non c'è sempre e invece l'energia occorre di giorno e di notte, d'estate e d'inverno.


D'accordo. E infatti, i nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l'energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l'acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente.


Se è così semplice, perché allora non si fa?


Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa.

sabato 5 aprile 2008

Un comunista che fa apprendistato dagli americani


Si è detto che la caduta del muro di Berlino ha segnato la fine dell'ideologia comunista in tutto il mondo a parte l'Italia.

In Italia il PC fu l'unico a resistere e, al contrario, la democrazia cristiana si frantumò del tutto.

Ora Veltroni vuole "rifondare" la vecchia DC. Un comunista nostalgico... della Dc. Solo in questo paese si vedono certe cose.

Negli ultimi 10/15 anni in tutto l'occidente abbiamo assistito ad una sola grande novità:

José Luis Rodríguez Zapatero (previo intercessione di Bin Laden)

e Veltroni si mette a scimmiottare Obama!
Un comunista che fa apprendistato dagli americani.

venerdì 4 aprile 2008

Marco Ferrando sul signoraggio



"Una volta che si fa la diagnosi del signoraggio e una volta che s'intende come io intendo, per signoraggio lo strapotere delle grandi banche all'interno della società italiana e non solo, qual'è la terapia?
Noi siamo l'unica forza politica nella sinistra italiana e nel panorama politico che ha il coraggio di avanzara la rivendicazione "provocatoria" della nazionalizzazione delle banche, della loro unificazione in un unico istituto di credito finalmente restituito al controllo dei lavoratori e della maggioranza della società. Siamo in altri termini, per mettere in discussione uno dei pilastri dell'organizzazione capitalistica di questa società. Perchè francamente, dalle diagnosi che vengono avanzate non riesco a trarre poi una risposta, una terapia che abbia lo stesso carattere di radicalità della diagnosi. Se ci sono i signori, i signori si rovesciano."

Marco Ferrando

http://it.youtube.com/watch?v=H5-Kq4H5cu8