domenica 20 gennaio 2008

Democrazia: diritto di voto e diritto di spesa

Il popolo deve poter decidere dove spendere il denaro estorto con le tasse.
Dobbiamo appropriarci dell'economia, dei nostri soldi.
Penso che le democrazie del futuro devono prevedere oltre al meccanismo di voto, una specie di meccanismo che permette ai cittadini di indirizzare parte delle spese dello stato (lo stato siamo noi o i partiti?).
Cominciamo col 5x1000 a tutti. Ognuno può destinare il 5x1000 del proprio guadagno a chiunque con l'ausilio del codice fiscale.

Il 5 x 1000 non si dovrebbe considerare come una tassazione che lo stato "stanzia" (usato dai partiti anche come voto di scambio) arbitrariamente.

Il 5 x 1000 dovrebbe essere “un'autotassazione” dove uno sceglie coscientemente se sottoscriverla o meno.
Si andrebbe direttamente su ciò che ogni politico con l’impresa e ogni impresa col politico, ambisce. Verso il fine ultimo di ogni lotta di potere, la punta, l’apice di tutta la pantomima politica, ovvero, la tassa.

Spazio bianco = niente tassa; spazio compilato = tassa. E' così semplice, ma il sistema partitocratico vuole sempre tenere "in mano" le redini del potere, per governare meglio, sia chiaro.

Poi si rischierebbe di fare lo stesso discorso con l'8 x 1000 e sarebbe un... peccato.
D’altronde il Gratta e Vinci non è una forma di autotassazione? Se gratto sottoscrivo, se non gratto No.

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