venerdì 21 agosto 2009

Lettera aperta a Tettamanzi - Il paradiso terrestre



Pubblico la seconda parte parziale della lettera a Tettamanzi che avrei dovuto integrare con un seguito.

Il paradiso terrestre è terrestre, esiste sulla terra? Qual'è in realtà il peccato originale? Intanto bisogna dire che il male è già insito nella creazione. Il peccato dell'uomo potrebbe essere rappresentato nella tentazione di fare qualcosa che non dovrebbe. Non è dunque l'uomo il viatico del male poiché il male è già presente nella creazione. La colpa dell'uomo è nell'aver ceduto ad una tentazione. Qual'è questa tentazione? Vogliamo vedere la matrice sessuale, quella del divieto di scopare?

Prima erano puri, innocenti, ignoranti non sapevano quello che facevano, trombavano ma non si rendevano conto. Poi, quando hanno mangiato il frutto della conoscenza si sono detti: oh, ma che stiamo facendo? Rimettiti le mutande. -Non ce l'ho- Intrecciati delle foglie, nasconditi; che sono queste cose?

Oppure Dio si affaccia e dice: Adamo, Eva che state facendo nel cespuglio? Si muovono le fronde, cosa fate? Sporcaccioni andate via dal paradiso terrestre, via!

La condanna di tutti gli uomini della storia la facciamo risalire a 4 colpi in mezzo al bosco? Non regge, la spiegazione deve essere un'altra; cosa c'entra la conoscenza con... la cravatta?! Tettamà, se domani arrivasse il giudizio universale voi sareste i primi ad essere accusati.

Questo paradiso terrestre è terrestre, sta sulla terra. Potremmo fare una ricerca e trovarlo. Quando uno pensa che vorrebbe andare in un paradiso cosa immagina? Un paradiso tropicale, dove ci sono le palme, la spiaggia, il mare, le donne che ballano con le zinne da fuori. Quando i primi marinai cominciarono ad esplorare il mondo e trovavano queste isole tropicale volevano rimanere la e non tornare più in patria. Magnavano, bevevano, trombavano, cos'altro gli mancava? Questi posti esistono davvero, ci vivono civiltà matriarcali, le femmine sono alla pari degli uomini, ecc. In queste società non si concepisce la paternità. Se una donna rimane incinta non è stato il marito ma è stato uno spirito venuto dal mare o dal bosco che è entrato nel corpo e l'ha ingravidata. Manca così, il concetto di possedimento della generazione, come la generazione futura di Adamo; capendo che trombando Eva l'avrebbe messa incinta è cambiata la storia dell'uomo. Questa potrebbe essere la spiegazione del peccato sotto la matrice sessuale.

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