martedì 30 ottobre 2007

Petruccioli, il canone della Rai, la bolletta dell'enel e la finanziaria

Petruccioli vuole mettere il canone della Rai nella bolletta dell'enel per arginare il fenomeno dell'evasione.
http://www.corriere.it/economia/07_ottobre_26/rai_canone.shtml

Già che ci siamo perchè non accorpano anche la spazzatura e l'ici?
Se non paghi ti tagliamo la luce o l'acqua o ti leviamo le chiavi della macchina.
Una volta si usava anche la tortura, ma i tempi cambiano e anche i metodi.

Anzi, facciamo così, perchè non si preleva direttamente un quinto o un quarto dello stipendio?

Petrucciò: il canone va decurtato dallo stipendio. Proponilo nella prossima finanziaria così potremmo continuare a sentire le fregnacce del tg1 con quell'odiosa sigla anni novanta che fa

pappàppa pà pà paaaaaaaa, pappàppa papaa papaaaaaaaaa

lunedì 29 ottobre 2007

Su politica e antipolitica

Pensate che Mastella e Amato siano stati messi lì per il bene del paese?
Era un segnale a Berlusconi: sta tranquillo, il tuo patrimonio è tutelato.
Dopo le elezioni truccate (male), la "politica" delle larghe intese ha messo d'accordo tutti cambiando programma e protagonisti.

Dini: ti sei scordato quante rogne hanno avuto le "tue imprese" quando eri all'opposizione?Adesso si cambia "politica" minacciando di passare dall'altra parte:
chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato l'importante è riempire la panza.

Dare la spallata al governo Prodi, con quale “politica”?
Dopo una delle rare finanziare senza lacrime e sangue ci sono stati aumenti pazzeschi dei generi alimentari di prima necessità: affamandoli “guadagneremo” il loro malcontento. Mi chiedo: chi c’è dietro la famigerata filiera che fa salire i costi senza motivi apparenti?
Non si troverà anche quel tale che mentre era Presidente del Consiglio annunciava, in riferimento agli aumenti per colpa dell’euro: “la colpa è dei piccoli commercianti. “Noi” della grande distribuzione abbiamo preso il pallottoliere e convertito la lira in euro”.

Ora accusano noi tutti che rappresentiamo i cittadini onesti, di antipolitica come se agitarsi pretendendo diritti e giustizia sia pericoloso per la democrazia… italiana.
Si difendono da noi, i nemici della democrazia, i populisti antipolitci, qualunquisti. Coloro che non sopportano più i politici, anti-politici, e orrore! avere a che fare con un magistrato dal nome rievocativo come: De Magistris, che indaga sulle “politiche” dei politici.
Ora tocca a Woodcock... a proposito: di mezzo ci sono anche Cesa e l'onnipresente Cossiga.

E poi: cosa c’entra Bertone il Papa con Mastella e Prodi e gli incontri tete a tete?

E ancora: la Mafia spa fattura 90 miliardi di euro all’anno
la risposta di Amato: inasprite le pene per chi guida ubriaco.

“Il capo lo abbiamo fatto, adesso non resta che fare il partito”

"A proposito di politica, cosa si mangia?"

Sul "movimento di Grillo"


Il famoso saggio “No Logo” fu adottato dal movimento che ne scaturì come un riferimento comune in cui riconoscersi e, soprattutto, dar “peso” alle proprie rimostranze tramite un documento, dettagliato e teorizzato, da sbattere in faccia a chiunque li accusasse di anarchia, qualunquismo, populismo, insomma di quella superficialità concettuale che avrebbe potuto dare adito a speculazioni e denigrazioni tali da produrre possibili contrasti e “perseguitazioni” più restrittive da parte dei governi e poteri vari.

Un conto è essere considerato un anarchico, un altro è essere un “No global”, perché dietro vi è una “ideologia” di fondo, un discorso che ti rappresenta e ti eleva a “soggetto interlocutorio” e non a soggetto facinoroso privo di costrutto.
La scrittrice fece quel lavoro inconsapevole del successo e dell’uso che ne fu poi fatto. Tanto è vero che il movimento si rinominò “new” perché la denuncia della Klein era parziale, riguardava un aspetto circoscritto (lo sfruttamento delle multinazionali del patrimonio umano e ambientale) del malessere sociale.

Infatti, il “malcontento”, chiamato così dai media per minimizzare, si estende a tutti gli aspetti della vita sociale. Restando in Italia possiamo elencarli uno ad uno e reimpostarli secondo un criterio che c’è già, non serve inventarlo, 'si respira nell’aria'.
Catalizzare il grido silenzioso delle masse che dal “basso” ri-chiedono una nuova filosofia della società, rinnovando e migliorando i concetti di giustizia, libertà, equità e tutti i buoni propositi a cui i politici si richiamano prima delle elezioni.

Per questo avverto la necessità di ra-cogliere in una relazione approfondita un documento che serva da manifesto alla società civile che non trova rappresentanza. Una società, quella sana delle piazze, internet, dei movimenti spontanei, che ambisce verso principi di moralità, rettitudine, legalità, ecc. comuni a tutti, indifferentemente dalla cultura, religione, condizione sociale e così via.

Non si tratta delle vecchie ideologie abusate dai partiti come bibbie da interpretare per il loro tornaconto; c’è nell’aria una nuova coscienza (civile) della vita pubblica, l’economia, la pace, l’ecologia, la giustizia, la religione, che ci accomuna, ma non emerge per via di una cappa asfissiante dei poteri costituiti.

Qualcuno deve accollarsi l’onere di mettere in ordine, nero su bianco, quello che i cittadini vogliono per vivere in un paese normale e in un mondo migliore.

Faccio alcuni esempi a caso per dare l’idea:

Chiediamoci sempre, cosa vuole la gente?
Sulla giustizia:
qual è la differenza che passa fra un rapinatore che fa una rapina o un mafioso che chiede il pizzo, e un politico, un funzionario statale che fa “sparire” fondi europei, statali o comunali?

Qui si deve ribaltare il concetto: nei confronti dei primi il cittadino può in primo luogo difendersi denunciando alle autorità; in secondo luogo il delinquente è un soggetto che si trova “di fronte” al cittadino, è spesso identificabile, perseguibile e preventivabile. Il politico o funzionario corrotto, possiede un’aggravante, agisce “alle spalle” dei cittadini forte della “fiducia” elettorale e istituzionale che n’è investito.
Pertanto, l’azione dei secondi è più meschina e richiede un aggravio di pena o almeno un’equiparazione di reato ai primi.
Inoltre, bisogna calcolare il danno alla collettività, il danno morale. Come il danno ambientale trova sempre più spazio nelle legislature, così il danno morale deve essere contemplato e calcolato in termini economici. Mentre il malvivente provoca un danno “morale” ad una ristretta parte di cittadini, il funzionario corrotto, la multinazionale scorretta provocano un danno morale che si dilata esponenzialmente in virtù del numero di cittadini che direttamente o indirettamente vengono colpiti e menomati, chi più, chi meno, dei loro diritti e della libertà.
Proviamo a calcolare quanta gente è stata potenzialmente danneggiata dai finanziamenti europei “spariti” in Calabria? Mi sembra che fossero 50 mld di euro. Quante rapine deve fare un malvivente per accaparrarsi 50 mld?

Dunque: La gravità del reato deve essere calcolata facendo il dovuto rapporto fra azione e numero d’individui colpiti, il danno collaterale. Se il finanziamento non arriva, quando il cittadino si reca per avere un servizio tipo un corso di formazione, esso, non trovando l’aspettativa, si trova vittima di un’ingiustizia che si ripercuote in modo latente nella sua vita privata.
Più alta è la responsabilità ricoperta, più alto è lo stipendio e, conseguentemente, più alta deve essere la pena in caso di reato.

Sull’economia dobbiamo risolvere un fattore che preme a tutti:
quando uno compra il petrolio a 1 e poi lo rivende a 1000 fattura un surplus di guadagno che col tempo mette nelle mani di pochi un potere così grande da influenzare la vita democratica dei paesi. Ci troviamo in questa situazione proprio per questo.
Sul meetup Nazionale (Proposte concrete per migliorare il nostro paese http://beppegrillo.meetup.com/boards/view/viewthread?thread=3520281&pager.offset=30) hanno proposto il bollino etico da apporre sui prodotti. Il bollino deve certificare, oltre alla genuinità del prodotto, l’eticità della sua fabbricazione: tale prodotto non è stato confezionato con lo sfruttamento della manodopera perché, secondo regole da adottare, l’operatore che lo ha fatto manualmente riceve una percentuale equa dal ricavato della vendita. Così si risolve anche il problema della Cina. Il discorso è lo stesso: fabbricano ad 1 in Cina e vendono a 1000 in occidente.

Un individuo è libero quando può soddisfare i propri bisogni essenziali senza pagare una tangente.
Un individuo ha dunque diritto a tutelare la propria salute, ad avere una prospettiva di vita, per se e i propri figli, dignitosa, a vivere in un ambiente compatibile ed ecologico, a socializzare senza discriminazioni, a poter esprimersi con ogni forma.
A tutto si deve sempre aggiungere l’aggravante, il danno indiretto. Quando uno o più dei bisogni primari vengono contratti, gli individui assumono forme di comportamento antisociali ed egocentriche che ubbidiscono al riflesso istintivo di auto preservazione. Ciò crea conflitti e “culture d’immoralità” che provocano un danno incalcolabile alla collettività oltre a chi ne è affetto.

L’individuo deve essere considerato come un’entità “delicata”. La persona comune è facilmente influenzabile ed è essenzialmente timorosa e insicura specie quando la cultura in cui vive preclude la formazione della personalità che spesso, a causa della natura umana fortemente variegata, contrasta con le “direttive” religiose, politiche e del mondo economico, che preferiscono interagire con individui uniformati ad un certo tipo di “format”.
La libertà non può prescindere dall’affermazione della propria personalità e delle prerogative uniche che la natura ha dato ad ognuno di noi. L’inibizione delle proprie aspirazioni, inclinazioni, peculiarità, ecc. producono individui instabili, insicuri e potenzialmente molto violenti. La società, la nostra, è molto violenta, non ci si può fidare di nessuno soprattutto nei momenti di crisi.

Da quanto detto emerge un individuo sostanzialmente debole che in virtù della propria debolezza reagisce con violenza esorcizzando così le proprie paure con la prepotenza. Confonde come forza la furbizia, il saper fare, il raggiro. Comportamenti che vengono ostentati per mascherare le insicurezze e rispecchiarsi con chi li asseconda ricavando un’immagine vincente ma falsa.

Molti ritengono la libertà come il poter fare tutto ciò che si vuole. A ciò ambiscono proprio quelle persone prive di una personalità definita che vaga alla ricerca di qualcosa che non troveranno mai. Proprio per questo risultano incontentabili… sto andando fuori tema.

Qual è l’età media “celebrale”? Se la libertà piena si raggiunge a 18 anni, quanti anni ha in media il cittadino?
I pubblicitari ci trattano come dodicenni o peggio. Allora, se per un verso abbiamo 12 anni perché per altri versi ne abbiamo molti di più? Perché gli amministratori delegati che fregano un sacco di soldi e fanno danni enormi possono fare ciò che vogliono poiché considerati “maggiorenni”?
Sapendo a priori che gli individui sono tendenzialmente irresponsabili è doveroso fare delle regole ferree che non lasciano troppo spazio alle furbate. Il motto sarebbe: libertà si, ma nelle regole.
L’esempio dello sport è buono. Quando un atleta si dopa lo fa per una consapevolezza a priori, sapere in anticipo di non essere all’altezza di vincere. Ne deriva che ad ottenere il buon risultato non è il migliore o chi ha profuso più impegno, ma è sempre un peggiore che sapendo di non poter competere, di non essere valido o degno, trucca il risultato abbassando sempre più la media e i metodi di prevaricazione.

Leggendo un settimanale, non ricordo quale, in un articolo mostravano come dei ricercatori americani(?) avevano calcolato la felicità, la qualità della vita, i sentimenti, in termini economici.
Se si è felicemente sposati corrisponde ad una certa cifra da mettere come guadagno a fine anno. Se si è in salute la cifra aumenta di molto. Gli scapoli “guadagnano” meno. Hanno scoperto che sono molto importanti i rapporti con i parenti e col vicinato. Se si dedicano alcuni minuti al giorno in conversazione con i vicini o i parenti fa crescere il livello di appagamento e quindi di guadagno.
Ci vorrebbe questo. Spiegare alla gente che il “valore” è altro, togliendo dalla testa quella mania di comprare tutto per soddisfare un falso bisogno di benessere.

Sul meetup Nazionale alla discussione “Per capire un po’ di più la funziona della moneta http://beppegrillo.meetup.com/boards/view/viewthread?thread=2180501&pager.offset=790 ”, si parlava della possibilità di creare una “moneta locale”, buona per acquistare prodotti locali prevalentemente alimentari. Ci sono degli esempi di successo e i protagonisti affermano di aver risparmiato molto con questo stratagemma http://digilander.libero.it/MoneteLocali/visto-scec-1.jpg.
Una moneta locale alternativa in ogni comune o quartiere. Possiamo prepararci in anticipo se facciamo la fine dell’Argentina.
Per convincere la gente e attirare la loro attenzione ci sono delle parole “magiche” e semplici come: risparmio, ecologia, giustizia, diritti, e tutte le declinazioni come, pulito, sano, onesto, ecc.

In questo quadro rientra il discorso del giornalismo italiano che non fa informazione. Vorrei tanto che il V-day contro il giornalismo contenesse un discorso di base su come deve essere il giornalismo, doveri e diritti, evidenziando (e questa è la novità) i danni “invisibili”, sommersi, quelli poco considerati perché non sono immediati ma si spalmano nel tempo. I danni arrecati ai cittadini che non conoscono i fatti per come sono.
Gli esempi abbondano, pensiamo al silenzio assenso del Tfr. [a proposito, da quanto ho capito il governo Berlusconi ha sottratto i soldi ai lavoratori girandoli alle pensioni integrative “private” dove il marpione ha degli interessi. Per convincere i sindacati ha permesso loro di “gestire” i fondi pensione con i relativi guadagni. In pratica Bellachioma si è comprato i sindacati con i soldi degli operai. Tu guarda che lusso. Se questa è la verità stiamo proprio messi male; perché nessuno ne parla?]
Danni esistenziali, ambientali, morali che non vengono attribuiti a chi ha ruoli di responsabilità. A Taranto il debito è arrivato a 900 milioni, a fronte del danno verso ogni singolo cittadino i responsabili sono liberi come uccellini. Non si da il giusto peso al fatto che per estinguere il debito ci vorranno 50 anni e sono colpite anche le generazioni future, mentre i responsabili si trovano magari al casinò.
Gli amministratori tarantini hanno agito così perché sapevano di poterlo fare senza grossi rischi. Non è vero che l’italiano non rispetta le regole per natura. All’estero si comportano bene, osservano le leggi e si integrano.

La mancanza dello stato crea l’antistato.
Si vuol far credere che la criminalità organizzata sia un problema così ostico che lo stato, con tutta la buona volontà, non riesce a risolvere. Non si parla mai di come, dove e perché sono scaturiti certi “fenomeni”.
Purtroppo non ricordo i particolari, mi scuso, lo racconterò come una favola: ci fu un terremoto in Calabria, la città sulle colline fu rasa al suolo. Ne fu costruita un'altra a valle alla meno peggio, adiacente alla strada statale. I cittadini erano completamente abbandonati a loro stessi. Gli unici ad avere un reddito erano gli statali. Quelle condizioni hanno sviluppato il “fenomeno”. Chi non emigrava rimaneva lì a delinquere. La strada statale fu subito presa d’assalto come fanno gli africani con i tubi dei gasdotti. I finanziamenti provenienti dallo stato per aggiustare la strada e i cantieri per via del terremoto, venivano “incamerati” dalle cosche mafiose formate in quel contesto. Le aziende del nord padrone delle commesse facevano accordi con loro.
Se lo stato avesse fatto il suo dovere, avrebbe dato una casa decente a chi l’aveva persa e provveduto a creare le condizioni di sviluppo, lavoro e servizi che ogni comunità ha bisogno e non sarebbero emersi certi… fenomeni.

Un ultimo esempio: i cittadini certamente vorrebbero che gli stipendi dei parlamentari (il massimo sindacale) fossero in qualche modo collegati a quelli del “minimo sindacale”. Magari senza parametri fissi, anche variabili che si possono dilatare fino a un certo punto oltre il quale si deve provvedere a “riavvicinare” i salari nei limiti stabiliti.

L’attrazione dei corpi celesti nell’universo politico italiano


Il soggetto politico staccatosi dal vecchio PCI (PDS) è scivolato lentamente ed inesorabilmente, sempre più verso il centro. Quel partito “in via di definizione” è andato via via trasformandosi (PCI, PDS, DS, PD) e trasferendosi nell’area moderata acquisendo fisionomie incerte e cangianti. Come attratto da una potente calamita si appresta a saldarsi con la Margherita che come un vortice spaziale catalizza ogni sorta di materia moderata e pseudomoderata.

Sin dall’inizio ho seguito con interesse la trasmigrazione del partito di D’Alema. Mi aspettavo che ad un certo punto avrebbe trovato la sua collocazione ideale ovvero, che il “processo in via di definizione” sarebbe approdato su posizioni socialdemocratiche, più social che democratiche.Con mio stupore, con la costituzione del Partito Democratico, ho notato un fatto curioso che non mi aspettavo: la fusione al centro ha spaccato i DS privandoli della componente più “comunista”, approdando scremati nell’area centrista come risucchiati da un buco nero.

Secondo la mia interpretazione, i partiti, le coalizioni e i partitini che si trovano in parlamento si comportano come i corpi celesti, si attraggono uno con l’altro, si fondono o si dividono, dipende dalle forze gravitazionali che agiscono in quel momento. Il corpo con la massa maggiore finisce per avere ragione del corpo con la massa minore.Ebbene, come mai la Margherita (10%) con un peso elettorale di gran lunga minore rispetto ai DS (17%), abbia esercitato una forza cosi grande da provocare una scissione e far precipitare una parte dei DS in un'altra galassia che, a sua volta, e per effetto dello stravolgimento intergalattico, finisce per compattarsi con altri pianeti della sinistra.

Per la legge della fisica, la Margherita avrebbe dovuto spostarsi a sinistra magari perdendo qualche petalo, ma ciò non è avvenuto. L’unico flebile effetto esercitato dalla “massa” diessina nell’universo politico italiano, se pur avviluppato intorno al forte punto gravitazionale prodiano-democristiano, ulivista, è stato quello di attrarre a “sinistra” Follini, proveniente dall’altro ammasso stellare che, peraltro, si è fermato in mezzo in equilibrio geostazionario. Ed è proprio qui il punto, l’anomalia, il centro del centro-sinistra ha tenuto e trascinato a se gli altri grazie all’enorme influsso della destra che in virtù del suo “pesante” estremismo attrae la Margherita inchiodandola al centro.

L’Italia è divisa in tre Per effetto della nascita del nuovo agglomerato politico del PD, a sinistra come a destra, si apprestano a nascere nuove conformazioni che senza la costituzione del Partito Democratico non sarebbero mai nate: sinistra democratica, casa rossa, cosa nera, fusione nella casa comune fra FI, UDC e AN, ecc.
Non so per quali leggi fisiche avvengono questi terremoti galattici, ma sicuramente sorgono per un insieme di fattori interni che assecondano quelli esterni reimpostandosi e riadattandosi a seconda dei tempi, rimodellandosi sempre con la stessa materia prima.

Il big bang di Tangentopoli spostò a destra il dio DC e, palesando la sua vera identità, creò FI e AN. (Come mai il vecchio pentapartito di “centrosinistra” ha formato una destra così corposa? Forse perché si adottava l’ideologia di sinistra quando si trattava di “proteggere” l’apparato statale legato direttamente e indirettamente ai partiti, perseguendo un “socialismo” autoreferenziale, mentre il liberismo o libertinismo di destra, veniva adottato nei confronti dei cittadini inerti fuori da legami politici, ecc.)
Il resto del pentapartito si agglomerò al centro e il PSI si frantumò in una nube intergalattica che si sparse lungo tutto l’arco del parlamento. Gli ex socialisti veri, i viola, quelli che se si attenevano fedelmente all’ideologia socialista dovevano sedersi a sinistra dei comunisti, si trovano ora a contrattare il loro appoggio nel coagulo della Sinistra Democratica rivendicando, secondo il vecchio sistema proporzionale, le loro posizioni insindacabili di minoranza che conta.
Impongono agli alleati di abbandonare per sempre il richiamo al comunismo (rosso) vecchia maniera in favore del socialismo (viola) agganciato al socialismo europeo. Una mossa spudorata da prima repubblica: passare da minoranza a maggioranza.
Ciò si spiega molto più verosimilmente, secondo le leggi della fisica, che l’attrazione della destra esercita una forza così potente da influenzare perfino la costituzione della nuova galassia di sinistra “radicale” attirandola al centro, anzi no, a destra.
Andando ad analizzare gli equilibri a destra ci si accorge che: 1) la Lega è un partito separatista, alternativo al sistema e populista, e la sua naturale connotazione non può che trovarsi all’estrema destra;
2) Forza Italia per me è ancora un mistero ideologico. Il partito azienda ha sempre fatto una politica ad aziendam nell’interesse di una ristretta classe dirigente. Il fatto che tutto riconduce ad un unico leader carismatico risponde al classico presupposto tipicamente fascista che dice: un uomo al comando. Perciò FI va collocata subito dopo la Lega nella galassia della CdL e non mi venite a parlare del moderatismo cattolico o di De Gasperi;
3) poi è la volta di Alleanza Nazionale, un partito nazionalista di destra che fra gli altri citati è, e lo dimostra la sua politica passiva, permissiva e remissiva, il più moderato e va collocato a sinistra della coalizione che compone il centrodestra (chiedete a Storace).
In fine arriviamo al fittizio e misero centro, composto da un bubbone a due teste, costruito, acquisito e acquistato per disporre di un marchio o uno scudo, dietro il quale poter reclamare la falsa componente moderata allo scopo di attrarre voti cattolici in una coalizione che è in realtà estremista e fascistoide.

Secondo le leggi fisiche siamo di fronte a un forte estremismo di destra che sventola il falso spettro della sinistra radicale come pericolo incombente, rispecchiando e accusando gli altri del loro estremismo (vecchia tecnica di propaganda: Caruso e Ferrando metterebbero in pericolo la democrazia italiana?).
Ciò finisce per esercitare una pressione enorme nelle scelte politiche di ogni governo nascondendosi dietro la parvenza di coalizione di centro-destra, mentre in realtà ci ritroviamo a che fare con un radicalismo assoluto che nessuno denuncia in modo chiaro.
Possibile che nessun esperto riesce a fare un’analisi del genere e denunciare come stanno veramente le cose? Possibile che giornalisti e chi di competenza non si accorgono del vortice fascistoide in cui stiamo cadendo?

I cittadini che ruolo hanno in questa dimensione astrologica? I cittadini sono come la materia oscura, c’è ma non si vede, conta ma non conta, vota ma non è rappresentata, paga le tasse ma non riceve niente in cambio. Il firmamento del baraccone statale, parastatale e a partecipazione statale, è l’Olimpo ove gli dei immortali vivono in un mondo a parte e gli uomini mortali e imperfetti, subiscono gli umori e le ire degli dei, unici protagonisti, artefici e interpreti della realtà. A noi non resta che alzare gli occhi al cielo e invocare una supplica, oppure consultare l’oroscopo per conoscere dalle stelle che destino ci aspetta.