martedì 28 luglio 2009

Epoca moderna o era dei frankestein



L'epoca moderna è l'era dei Frankestein, dei dracula, dei Mr. Hyde, degli squilibrati serial killer "prodotti" dalle città fumose e grigie. Freud diceva che la piscoanalisi è nata in quel periodo perché ce n'era più bisogno.

La burocrazia è un fenomeno molto recente. Kafka lavorava in un "covo di burocrati".
L'homo sapiens è vissuto per 200mila anni a contatto con la natura poi, improvvisamente, si trova catapultato in pochi anni nelle grigie città di oggi. Che effetto può provocare tutto ciò?

E' scomparso il verde: il colore è importante! A Pecoraro Scanio sarebbe bastato reclamare il verde per l'asfalto e le facciate delle case.
Le città, quando l'uomo divenne sedentario, sorsero attorno ai cimiteri con attiguo il luogo di culto degli spiriti degli avi.

Gli uomini, nomadi per millenni, abituati a vivere in comunità ristrette di 20/30 individui, si trovano di colpo in società fatte da milioni con tutte le conseguenze di conciliazione che comporta.

Dobbiamo rimettere tutto in discussione anche la stessa cultura. Nelle enciclopedie definiscono "cultura" in un scarno trafiletto. Cultura è civiltà ed è un contrapporsi alla naturalità, un artificioso rifiuto del mondo e di noi stessi sostituito da finzioni raccrapiccianti create da pazzi che vogliono scimmiottare Dio.
Dunque, è l'armonia con la natura che ci realizza e non la costruzione di simulacri artificiali che ci rendono disumani.

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