lunedì 11 agosto 2008

Su l'involuzione umana



Hai ragione Sabina Guzzanti quando fa notare che la gente è terrorizzata, ha paura di parlare, di perdere il posto di lavoro, di subire pressioni, intimidazioni, danni che forse sono solo immaginari.
La paura e l'insicurezza genera una reazione in una comunità, una specie di involuzione antropologica per cui: se in condizioni "normali" o ideali, ognuno può fidarsi dell'altro e i bisogni primari non appaiono minacciati ma sono garantiti, assistiamo al fiorire di una società civile, libera e basata su principi nobili,ecc. Al contrario, quando il terrore s'insinua nella gente, avviene una involuzione che fa regredire i rapporti interpersonali passando da sociali a gregari.
Come un branco di lupi gli interessi che legano gli individui di una comunità sono essenzialmente opportunistici finalizzati alla mera sopravvivenza; gli animali non sono legati da una affettività come avviene in una società umana, ma nel branco i componenti sfruttano l'essere aggregati come mezzo migliore per arrivare al cibo soddisfando così il bisogno più arcaico, quello di ventre.
Ne consegue che agli individui di una comunità, per potersi esprimere come esseri umani, si devono garantite in modo assoluto l'espletamento dei bisogni primari.

Libertà è poter compiere degli obblighi


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