sabato 24 aprile 2010

Ilva di Taranto, protesta dei precari


Tratto da il Corriere del mezzogiorno.it:
TARANTO - Circa 650 lavoratori precari legati all’Ilva hanno manifestato dinanzi alla portineria C-ingresso merci dello stabilimento di Taranto chiedendo la stabilizzazione del loro posto. Si tratta di 150 interinali, ancora in attività, e di 500 ex dipendenti con contratto a termine, al momento disoccupati. La situazione dei precari ha diviso anche i sindacati. Un accordo del 2008 prevedeva l’assunzione degli interinali e dei lavoratori ai quali il contratto non è stato rinnovato. L’intesa fu siglata da Ilva, Uilm e Fim, mentre la Fiom si dissociò. L’azienda, a causa della crisi del settore siderurgico, non ha tuttavia stabilizzato questi lavoratori, che già il 25 marzo scorso protestarono occupando pacificamente il ponte girevole. I sindacati chiedono la stabilizzazione di tutti i 650 lavoratori, mentre l’Ilva ha proposto l’assunzione di coloro che sono stati già impiegati per 24 mesi, rimandando ogni decisione sugli altri precari.



In realtà eravamo circa una trentina a rappresentare tutti. Mercoledì ci sarà un nuovo incontro dove si confronteranno nuovamente azienda, sindacati e istituzioni in prefettura. I vecchi accordi presi tra azienda e parte dei sindacati per un libero sfruttamento dello giacimento di manodopera di Taranto e provincia sono fuorilegge. Non si tiene conto dell'alto rischio d'infortunio che un impianto siderurgico comporta. Ho sentito storie assurde, gente che ha lavorato dopo aver subito gravi infortuni sul lavoro. Tra l'indifferenza dei responsabili, per paura di perdere il lavoro, molti operai hanno continuato a svolgere le loro mansioni pur essendo in condizioni menomate. In più, ad alcuni di questi che si son letteralmente sacrificati, non è stato rinnovato il contratto "proprio a causa dell'infortunio" che, evidentemente, ne rallentava la produttività.
L'azienda usa il problema occupazione come arma di ricatto per consolidare il potere sul territorio e i suoi cittadini. Ormai Taranto è un feudo in mano a una élite di persone senza scrupoli. Però, finché ci saranno persone come noi che lottano, questi "signori" non avranno vita facile.


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