lunedì 24 dicembre 2007

Auguri di Natale a Berlusconi



Berlusconi ti auguro un buon Natale sincero, un buon 2008. Spero che recuperi le batterie per ritornare al lavoro.
Vorrei sapere: quest’anno, cosa vorresti che ti portasse Babbo Natale? Lo so, la caduta del governo Prodi. Ma la caduta dell’avversario è sempre stata una costante nella tua vita. Come un atleta che desidera vincere vedendo cadere i suoi antagonisti.
Io lo so qual è il suo desiderio intimo latente, quello che vorresti quest’anno da Babbo Natale: il mondo. Ti piace?
Berluscò, ma quanto cazzo costa questo mondo, te lo sei mai chiesto? E che sarà mai, ti metti a società con Merdoch, con qualcuno. Lo comprate a società, ve lo dividete. E dopo aver mangiato tutto il mondo, con la panza piena, cosa rimane da fare? Guardi in alto e vedi la luna; che fai la lasci la? Ti mangi pure la luna, no?! Non basta tutto l’universo!
Il problema del mondo è la fame. Dobbiamo risolvere il problema della fame nel mondo non tanto dei poveri, ma soprattutto dei ricchi. Che magnano sempre.
La globalizzazione cos’è? È l’inglobalizzazione, il cannibalismo, le fusioni, le corporations che si fondono, è un cannibalismo continuo… sempre più grosso, più grosso.
C’è un errore a monte.
Insomma, chi ha sofferto la fame ha quella mania di accumulare, di mangiare, il piatto pulito; ne soffrono soprattutto quelli del dopoguerra. Chi ha vissuto la guerra ha subito lo shock, pertanto ha una mania patologica di accumulare, conservare, mangiare, così come chi non è stato allattato bene da piccolo, oppure, in generale, tutti gli uomini hanno ereditato l’atavismo lasciatoci dagli uomini primitivi e cioè: la fame. La paura più grande che gli uomini hanno è quella di morire di fame.
Non so, tu dirai: come spieghi che io abbia realizzato un impero nonostante questi problemi che dici tu?
Se tu metti a confronto un morto di fame e uno che è sazio, ti accorgerai che il morto di fame è più alacre, non sta un attimo fermo, è sempre alla ricerca di qualcosa, non ci puoi stare dietro, si muove sempre, è instabile.
Poi c’è la differenza tra la passione e la mania. La passione ti permette di stare in armonia con gli altri, invece, al contrario, la mania ti mette in conflitto con le persone che ti sono vicine. Lei soffre di conflitti?
Allora, io mi auguro per il 2008 che lei possa ritornare sui suoi passi, che abbia un ripensamento, che faccia una inversione a U della sua politica e della sua filosofia di vita. Visto che è Natale lei andrà all’inferno per quello che ha fatto. Però è ancora in tempo per redimersi, può recuperare, lasci tutti i suoi averi come insegna il vangelo, confessi le sue colpe, abbandoni tutto, lo so, i suoi amici non saranno d’accordo, ma il sacrificio è il segreto per entrare in paradiso.
Quindi, sacrifichi tutto e sarà ricordato come un uomo che ha avuto il coraggio di rimettersi in discussione.
Mi auguro che tu ascolti le mie parole.

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