martedì 11 dicembre 2007

La televisione è morta.



Vogliamo negare l’evidenza? Fra qualche anno avverrà la fusione internet-tv-radio-telefono, che ne sarà dell’ultrapiatto? Lo appendiamo al muro e ci facciamo girare “Via col vento” o “2001: odissea nello spazio” un fotogramma alla volta così ci ritroviamo anche un’opera d’arte… e non dite che l’idea è vostra.

Gli ottuagenari che stanno al potere, neanche se lo sognano. Stanno come in spiaggia distesi al sole, con un cocktail in mano e non si accorgono dell’onda anomala che fra poco li travolgerà.

Se voglio vedere un film o un programma, potrò trovarlo in rete quando voglio. Sarà forse a pagamento, ma è un altro discorso. E cosa ce ne faremo poi della Clerici o di Giovanni Rana? E i quiz? Ci saranno quiz in rete magari ultra interattivi. Potremmo prenotarci in tempo reale.
A proposito di reale. Sono proprio i reality, la tv reale, a presagire l’evento. Questo nuovo fenomeno risponde al bisogno di verità e realtà. Mostrare le cose come stanno senza finzioni.
E’ stato finalmente dimostrato che i famosi sono, in fondo, persone comuni e le persone comuni possono diventare famose anche se prive di talento. Siamo tutti noi.
Ognuno potrà avere il suo spazio. La Tv a 99 canali, ve la ricordate? È rimasta a sei-sette. In un futuro non troppo lontano però, i canali saranno milioni! Ognuno avrà la sua “televisione”, ognuno potrà apparire in video. Dove sarà la differenza sostanziale fra ieri e domani? Ma io ti conosco, ti guardo sempre in video. E l’altro: anch’io ti conosco, ti vedo sempre anch’io.
Non scordiamoci però che se tutti possono giocare al calcio, ai mondiali ci vanno solo in 11 e spesso sono sempre gli stessi.

La televisione è finita e con essa tutti quelli che ci campano sopra.
In rete possiamo andare tutti in video, mettere le nostre facce, le idee, i pensieri, il quotidiano… a differenza della tv che offre intrattenimento con modalità di mercato, che attira spettatori passivi, che si presenta a loro col vestito da sera, che entra nelle nostre case, in rete tutto ciò viene ribaltato, è il pubblico che “entra” nei video altrui, che sceglie dove, quando e come, che seleziona un “palinsesto” personale libero da condizionamenti, che sceglie cosa vedere e cosa trasmettere.

Se su un forum scambio dei messaggi con nick, posso dire che lo conosco? Lo conosco solo virtualmente, ma se invece, posso "vedere nick di persona" allora si, posso dire di conoscerlo veramente.
Tutto ciò è fantastico. Non so prevedere come potrà evolversi.


Le notizie alla tv già fanno ridere ora. Chi andrebbe a vedere la TV di Emilio Fede? Gli ottantenni come lui neanche se ne accorgono. Tra l’altro, saranno comunque spazzati via dal decorso biologico, l’evoluzione continua, noi siamo il momento e il domani.
Loro rimangono lì, in spiaggia, a godersi questa bassa marea “anomala”. Non sanno cos’è una tastiera, scrivono ancora a penna. Firmano gli assegni.

Componete i vostri video, mandate le video mail, fate i videopost, i videoblog, ecc. Su google se cerchi “video commento” o videocommento, per ognuno appaiono meno di 1000 pagine. Pertanto, voglio proclamarmi primo videocommentatore della rete. Chi mi videocommenta sarà il secondo.

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