lunedì 22 dicembre 2008

Giocattoli che vanno ad energia solare e a idrogeno!


Ci prendono in giro!!
Ho sentito la notizia in coda a un tg della rai, poi ho trovato questo sito dove si vendono come niente fosse, Kit per costruire casette, macchinine, orologi e robot ad energia solare. Infatti, sono dotati di piccoli pannelli fotovoltaici.
In quest'altro link vendono Kit per macchine ad idrogeno!
Ci si può costruire addirittura una Stazione-Rifornimento-Idrogeno-Solare dove "grazie ai pannelli solari questo modello di stazioncina di servizio del futuro produce idrogeno tramite una cella ad idrogeno e lo stiva in un piccolo serbatoio in attesa di 'clienti'"!
C'è sempre l'avviso: "non adatto a bambini di età inferiore a 12 anni". Ed io aggiungo... "e superiore a 18 anni".

La domanda nasce spontanea: perché non producono oggetti veri? Di fronte a questa realtà non succede praticamente nulla, tg e giornali hanno detto che sono solo giocattoli e la gente, abituata a prendere tutto quello che cade dall'Alto come SacroSanto, si accoda al gregge. Come se negli anni '50 avrebbero fatto un giocattolo che va e viene dalla luna alla terra e alla gente fosse raccontato: "è solo un gioco per bambini".
Uno è portato a pensare che produrre oggetti veri costerebbe un occhio della testa, mentre invece ci costa una cosa meno nobile: l'ori-fizio anale. Dove "ori" sta per gli affari che fanno le multinazionali alle nostre spalle e "fizio" è quello che rimane a noi: funziona come la bad company e la old company dell'Alitalia, praticamente il sogno americano nudo e crudo: tutto a me e niente a te.

Dico sempre che alla radice c'è un problema culturale. Mi riferisco sempre alla verticalità. La gente si affida totalmente a tutto ciò che cade dall'alto come un bambino nei confronti degli adulti. Uno si dice: "se la televisione ha detto che sono giocattoli vuol dire che è vero". Lo stesso vale se la televisione dice che sei un demente... vuol dire che è vero. Ci viene inculcato già in tenera età a scuola. Quello che dice il maestro è incontrovertibile, come è incontestabile tutto ciò che è scritto nei libri. La gente vede libri e giornali come fossero bibbie sacre... "è scritto qua". Non hanno nessun senso critico, nessuna personalità.
La pedagogia in vigore impone al fanciullo il programma di studi, la disciplina militare fascistoide e considera marginali le inclinazioni e le doti di ogni allievo. Tutto ciò produce scarsa considerazione di se perché si è posti in una condizione di genuflessione verso lo Scibile indottrinato dall'alto.
Il vero pedagogo, invece, ha il compito di far uscire fuori dal fanciullo le sue qualità, il talento e svilupparlo per far fiorire una personalità unica e ben distinta dal gregge monocromatico di cui è fatta oggi la società. Io ne sono l'esempio lampante: mi hanno cacciato dalla scuola a calci nel sedere perché ero estroso, ribelle, originale... Ma dove sono gli intellettuali che dovrebbero approfondire, denunciare, ma almeno diagnosticare il morbo caduco nella nostra cultura? Si sono imborghesiti a fare articoli per giornali o i parlamentari europei; imprigionati ormai nelle opere che gli hanno reso famosi e sterili. Gli farei volentieri una consulenza a gratis, tanto che da scaricato me li carico sulle spalle.

Vi consiglio di regalare ai vostri figli i giochi ecologici a idrogeno e pannelli solari. Costruiteli insieme a loro così a un certo punto il bambino vi chiederà: Papà. -Dimmi amore- Perché non costruiscono le case, le automobili e le lavatrici vere con l'idrogeno e i pannelli fotovoltaici?
Sarei curioso di conoscere le vostre risposte... dall'alto.

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