venerdì 5 giugno 2009

I 12 punti d'Italia dei Valori per l'Europa



Questi sono i dodici punti del programma per l'Europa di Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro; l'unica vera opposizione in parlamento è fatta da un ex poliziotto... chissà perché.
Credo che 12 punti siano un po' scarsi per guarire il paese, ci vorrebbe almeno un trapianto del sistema nervoso.

1 - Trasparenza dei finanziamenti
Trasparenza nelle politiche di assegnazione dei fondi europei attraverso la possibilità di verificare avanzamento e procedure d'assegnazione on line, la revisione dei criteri di assegnazione e la supervisione in capo ai ministeri.

2 - Sviluppo energie rinnovabili
Istituzione di consorzi europei per lo sviluppo energetico rinnovabile per poter competere a livello internazionale e accantonamento delle tecnologie legate al nucleare.

3 - Immigrazione e libera circolazione
Regolazione dei flussi migratori, intracomunitari ed extracomunitari, in base a principi di solidarietà, di effettiva occupazione e di capacità di sussistenza.

4 - Ineleggibilita’ dei condannati
Ineleggibilità al Parlamento di persone con sentenza di condanna penale passata in giudicato.

5 - Tutela dei risparmiatori
Authority di vigilanza europea, su nomina dei Paesi membri, per il controllo e la supervisione dell’operato delle banche, inclusa la Banca Centrale.

6 - Aiuti ai disoccupati
Patto sociale europeo per l’erogazione di aiuti e ammortizzatori sociali ai disoccupati in relazione alle effettive capacità di sostentamento, alla numerosità del nucleo familiare e alla possibilità di ricollocamento nel mercato del lavoro comunitario.

7 - Diritto alla conoscenza
Carta dei diritti della conoscenza europea per un pari accesso all’informazione da parte dei cittadini ed eliminazione del divario esistente tra l’Italia ed i Paesi membri nell’accesso ad internet.

8 - Ricerca scientifica e universita’
Potenziamento dell’integrazione e della collaborazione delle università nazionali con quelle europee per lo sviluppo della ricerca.

9 - Corpo di difesa europeo
Corpo dell’esercito europeo con l’obiettivo di ottimizzare le spese militari e di finanziamento delle missioni all’estero, finalizzata ad una linea omogenea di intervento e ad una reale presenza politica internazionale.

10 - Rispetto delle sentenze europee
Applicazione delle sentenze europee entro 60 giorni dalla loro approvazione.

11 - Affermazione delle liberta’ civili
Carta comune dei Paesi membri per le libertà civili, tra le quali le coppie di fatto e testamento biologico.

12 - Istruzione
Obbligatorietà di una seconda lingua europea fin dall’infanzia, come già accade negli altri Paesi europei.

Al sesto punto, "Aiuti ai disoccupati", ho inserito questo commento:


Un assegno di disoccupazione ai disoccupati dei quartieri poveri come Scampia.

Come mai la camorra riesce e lo Stato no? Quanto costa dare un sussidio di disoccupazione a chiunque ne ha "diritto" come un paese civile?

Concordo pienamente col commento di S.Ragazzoni aggiungendo che

"il lavoro è la chiave di volta di tutti i problemi italiani".

Garantendo a tutti il lavoro o, in alternativa, una indennità o risarcimento, si mettono in moto tutta una serie di meccanismi automatici che contribuiscono pesantemente a risolvere tutti gli altri problemi che appestano questa valle di lacrime.
Ne elenco alcuni a caso:

1) Le mafie vedono ridursi il bacino di disperati dal quale attingono. Ogni retata è come tagliare l'erba in primavera, dopo un anno è ricresciuta.

2)Scompare la necessità del voto di scambio. I partiti non possono più attingere dal bacino di disperati che si offrono con la speranza di un lavoro.

3)Le aziende non possono più sfruttare i lavoratori, comprare i sindacati e avere agevolazioni statali perché non possono più attingere come prima nel bacino di disperati senza lavoro. Scomparirà sempre più la raccomandazione in favore del merito.

4)A causa del costo che lo Stato sopporta per garantire tali diritti, politici e partiti non potranno più sperperare il denaro pubblico e saranno costretti ad adottare sistemi di controllo e rigore uniti a politiche fiscali severe come la possibilità per chiunque di poter scaricare a fine anno le uscite.
Progressiva diminuzione dei privilegi per le categorie protette.

5)Sempre a causa della spesa, lo Stato sarà costretto ad effettuare controlli meticolosi per accertarsi che i cittadini abbiano realmente bisogno dei sussidi scoprendo così il fenomeno del lavoro nero e del mercato criminale.

6)Siccome lo Stato deve incentivare il lavoro allo scopo di risparmiare i sussidi, le istituzioni provvederanno ad introdurre i giovani nel mondo del lavoro coinvolgendo le aziende direttamente.
Sempre per via del risparmio, i corsi di formazione saranno "reali" e mirati allo sviluppo del territorio.

7)Ci sarà finalmente il ricambio sociale: il figlio del chirurgo non farà più il chirurgo a sua volta perché lo Stato provvederà ad inserirlo nel mondo produttivo nel campo a lui congeniale.

Invito ad aggiungere altri punti.

08.05.09 19:00

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