mercoledì 10 giugno 2009

Le bollette da pagare




Sono arrivati un bel po' di bollettini delle poste. Come faccio a pagarli adesso che ho perso il lavoro?

Queste sono le bollette dell'Enel che mi sono arrivate: 227 e 160 euro. In tutto circa €400 equivalenti a quasi 800mila lire. Anche se abbiamo l'Euro, il salario è rimasto pressappoco lo stesso.
Chi deve pagare queste bollette? Ormai si è capito che noi non andiamo a lavorare per noi ma per pagare le bollette. E se io non lavoro come faccio?
Con mia moglie abbiamo trovato un lavoro stagionale dove ti danno quattro soldi ma c'è un altro problema. Dove lasciamo i figli? Certo, ci sono i suoceri, ma ciò vuol dire che lo stato sociale è ha carico nostro. E per chi non ha i genitori? A me è rimasta solo una nonna ed è impegnata.
Come facciamo? Dobbiamo pagare le bollette; dobbiamo andare a lavorare; dobbiamo tenere i figli; insomma, come si risolve il problema?

Proprio ieri mi è arrivato il bollo auto: € 311. Ho fatto i salti mortali per tramutare la macchina in auto d'epoca col relativo risparmio su bollo e assicurazione. Dopo 20 anni l'automobile diventa d'epoca se è in buone condizioni, previo un pizzo annuale alla federazione. Ho trovato il percorso disseminato da piccole trappole burocratiche che m'impedivano di giungere al risparmio. Dopo aver pagato, dopo aver pagato il documento che mi certificava il possesso di un'auto d'epoca e quindi, il relativo risparmio sull'assicurazione, il classico addetto incapace di un ente inutile m'informa che il tesserino portava un ritardo "fisiologico" di 3 mesi. Mi ha dato una fotocopia arrivata da chissà dove, con la quale mi sono recato dall'assicuratore che mi fa: siccome il tesserino originale non è arrivato il prezzo è di € 400. Lo stesso di sempre. Fortuna che la macchina non mi serviva per lavoro ed ho aspettato un mese e mezzo di cui circa 20 giorni senza circolare, per avere la maledetta assicurazione scontata. Perché mi hanno mandato una cartella di € 311 quando invece ho il "diritto" a pagare di meno? Si sono dimenticati? Fanno finta di niente?
E' come la riscossione dei rifiuti che la mandano a tutti anche ai morti. Si, ma quello è morto. Ci è andata male. Non vanno a controllare se uno è vivo o morto, c'è o non c'è e, soprattutto, le condizioni economiche e sociali di un cittadino.
La chiamano riscossione. E io quando riscuoto?
Poi c'è un abbonamento privato alla televisione in bianco, bisogna anche compilarlo. Un'offerta alla televisione "privata" in mano ai partiti. Perché non se la pagano loro che la usano come mezzo di propaganda? Adesso ci sarà il digitale terrestre, forse le TV saranno oscurate. Meglio, così evitiamo un altro pizzo per i decoder.
I bollettini sono delle tangenti, dei pizzi legalizzati. La mafia è questa... Riscossione.

La mafia con la coppola, come si suol dire, è una conseguenza o, al limite, è una mafia agreste, una mafia ignorante. Poi c'è la mafia in doppio petto che ti fanno le estorsioni per via legale e tu non puoi farci niente. Non posso rivolgermi ad un altro fornitore di energia elettrica, c'è solo l'Enel che, per via del suo monopolio, estorce denaro dietro la minaccia: o paghi o ti lascio al buio. E lo stesso vale per gli altri monopoli: o paghi o ti lascio a piedi; o non ti curo; ecc.
L'Enel ha 50 miliardi di debito e lo devo pagare io. Ok, lo pago io però datemi l'opportunità di lavorare.
Chiedo a Berlusconi che è un uomo di mondo: che posso fare?... Come dici?? Devo sposare tua figlia? Lo farei, non ho pregiudizi, ma sono già impegnato, dobbiamo trovare un'altra soluzione. Dunque?... una rapina?!... Ho capito. Vai in trasferta al nord, ci stai una quindicina di giorni, ti fai due tre rapine e poi ritorni e paghi le bollette. Anche Berlusconi ha incominciato così, riciclando denaro sporco nella banca del padre è entrato nel giro è a fatto carriera.

Se mi beccano durante una rapina quanto mi danno? Non mi daranno niente considerando il primo reato e le leggi permissive che ci sono in Italia dove il 90% delle truffe vanno a buon fine.
Sono una persona onesta: non farò nessuna rapina. Cercherò di andare a lavorare dove sarò sfruttato. Orami, il clima sul lavoro è diventato come se ti facessero un piacere, come se alla fine della giornata lavorativa devi dare anche dei soldi in segno di ringraziamento.
Il cittadino è il branco buoi; la mammella del latte dove chiunque va e chiede, munge.
Poi al lavoro ti fanno i contratti a termine. Ti prendono anche per il culo perché prima c'erano i co.co.co. che è il verso della gallina, poi sono passati ai co.co.pro. che, come fece notare una volta Luttazzi, copro in greco vuol dire merda. Dove lavoravo prima ero un co.pro, ero una merda, nella merda a fare un lavoro di merda. Questa è la considerazione che si ha dei cittadini e dei lavoratori.

Le parole sono importanti. Se fai una rapina è ti prendono i giornali locali parlano di "malviventi", non usano la parola disoccupato anche se uno che non lavora è un "mal vivente" nel senso che vive male. Oppure usano l'appellativo di rapinatore o pregiudicato. Mentre invece, quando sono le aziende, i politici, i colletti bianchi che si fottono milioni di euro dei contribuiti europei, nell'amministrazione pubblica, negli appalti pilotati, ecc. come è successo nel comune di Taranto dove hanno rubato tutti i soldi, chiamano i responsabili con altri nomi come "onorevole", direttore, ecc. accusandoli di "distrazione". c'è stata una "distrazione di fondi". Ad es. si fottono 40/50 milioni di euro e si scusano dicendo che si sono "distratti". Un povero cristo va a fare una rapina e lo etichettano come malvivente mentre invece, se si chiamassero le cose col loro nome, si dovrebbe parlare di disoccupato che compie una rapina. E' tutto un sistema che si regge sulla "riscossione".

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