lunedì 25 maggio 2009

Il sultanato d'Italia



Il sultano Berlusconi si chiede: chi mi scopo stasera? L'eunuco Emilio Fede mostra il book delle ragazze dell'harem italiano fra cui quello di Noemi che viene scelta per sollazzare l'imperatore in una delle sue ville assieme ad un'altra trentina di ragazze.
E' andata così. Nel video c'è l'intervista che la Repubblica ha fatto all'ex fidanzato di Noemi. Il Presidente gli ha ciulato la ragazza. Il "papi" chiama direttamente la ragazza del book e riesce a conquistare la sua fiducia finché, un giorno, la porta col suo aereo privato a casa mischiandola nel suo harem.
Chissà quanti in Italia "ammirano" queste cose. Molti dicono che la vita privata è privata. Un 70ntenne sta con una 17enne... sono fatti loro. Se poi questo si porta in parlamento i suoi "fatti privati" ecco che l'interesse diventa pubblico.
C'è un "poco" di scandalo perché si tratta di donne, ma nessuno vede gli uomini. Ormai, oltre al parlamento ci sono "uomini" del presidente piazzati ad ogni angolo, occupano ogni punto strategico del nostro paese. Questi "uomini" sono totalmente asserviti, sono delle prostitute e, per di più, sono degli incapaci e, in virtù anche di ciò, si rendono ancora più prostrati assecondando tutto ciò che desidera il loro padrone.
Su quanto hanno scritto in merito, mi ha colpito l'intervista fatta a Dario Fo: ne riporto qualche brano.

"Lei crede che con queste nuove dichiarazioni del fidanzato della ragazza, che contraddicono tutto quello che Berlusconi ha detto finora, succederà qualcosa? La gente in giro plaude. Se la ride. Signore che di solito si scandalizzano per un seno nudo, ora sono pronte a giustificare quest'uomo dicendo "ma vabbè che male c'è, lo fanno tutti gli uomini". Il premier va in giro con le ragazze, si dice minorenni? Che sarà mai! La gente anche davanti a questo lo ama. Viene fuori che si fa in week end in villa con trenta ragazze? Bravo! Che bella vita. Ecco cosa dicono gli italiani. E' all'estero che ci guardano come poveri deficienti, ma in Italia si applaude. E questo perché Berlusconi ha tirato fuori il peggio di questo Paese.[...] Berlusconi va battuto non per quello che fa ma per quello che produce, e che ha già contagiato tutto il paese. Parlo di quella cultura della pacca sul sedere, della barzelletta inutilmente triviale sempre e dovunque tu tu trovi, come quando liquidò Obama dicendo che era bello e abbronzato. La cultura delle promesse a questa o quella ragazza di darle un posto in tv o in parlamento, che per lui sono la stessa cosa. La cultura dell'uomo che va in giro con la valigia piena di gioielli per elargire regali. E' la cultura di chi si presenta nelle vesti dll'imbonitore.[...] Perché Berlusconi è il sogno dell'italiano medio, incarna l'anima profonda del Paese e l'ha allevata rendendola più triviale, più meschina e kitsch. Ecco perché dico che il problema non è lui, sono gli italiani. Non tutti per carità. Sono un 50 per cento. Ma è quel 50 per cento che lo applaude e che lo tiene lì sulla poltrona del potere."

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