lunedì 24 marzo 2008

"Il bene comune" Noam Chomsky






- Alla gente non piace il sistema. Come ho già avuto modo di spiegarle, il 95% degli americani pensa che le corporation dovrebbero ridurre i loro profitti per offrire maggiori benefici a chi vi lavora e alle comunità all'interno delle quali gestiscono i loro affari. Il 70% pensa che il business abbia troppo potere, e più dell'80% reputa che i lavoratori non abbiano abbastanza voce in capitolo sulle politiche economiche del paese, che l'intero sistema economico sia iniquo e che fondamentalmente il governo non funzioni come dovrebbe poichè opera in favore dei ricchi.

- Le corporation - il più vasto sistma di potere del'Occidente - ottengono concessioni dai singoli stati, quindi esistono i meccanismi legali per revocare tali licenze e porle sotto il controllo dei lavoratori o della comunità. Questo richiederebbe un ruolo veramente democratico dell'opinione pubblica ma si tratta di una cosa che non è mai avvenuta nell'ultimo secolo. In ogni caso i diritti delle corporation sono stati concessi a esse da tribunali e avvocati e non dai legislatori, di conseguenza quel sistema di potere potrebbe essere sgretolato molto rapidamente. Si devono costruire le alternative sia all'interno dell'economia esistente, sia nelle menti dei lavoratori e delle comunità. La questione che viene posta va dritta al cuore dell'organizzazione socioeconimica, della natura del potere decisionale, del suo controllo, nonché dei diritti umani fondamentali.

- Dal momento che il governo è in una certa misura, o quantomeno potenzialmente, controllato dalla gente, anch'esso può essere modificato.

- Circa due terzi di tutte la transazioni finanziarie dell'economia globalizzata avvengono in aree dominate dagli Stati Uniti, dal Giappone e dall'Europa. Queste sono tutte aree dove - almeno in line di principio - esistono già i meccanismi che potrebbero permettere al pubblico di controllare tali processi.

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