martedì 7 aprile 2009

DIO E IL TERREMOTO



Oggi propongo il video del simpaticissimo ed erudito Serafino Massoni che sintetizza abilmente un'altra contraddizione dell'italiano e la religione. Aggiungo un'altra riflessione, lo sciacallaggio che spesso, quasi sempre, si scatena in contesti tragici come questo.
Sicuramente, le chiese saranno le prime ad essere ricostruite in tutta fretta con i soldi pubblici mentre i cittadini chissà quanto tempo resteranno nelle tende.

Ecco la parte saliente:

"Cari amici, tanti saluti da Serafino Massoni. E' molto strano che pur essendo l'Italia con Roma, il cuore del cristianesimo cattolico e tutti quanti in televisione, sulla stampa stiano andando alla ricerca delle cause del terremoto. [...] Questo è un Paese iper cattolico, è il centro della cattolicità, qua abbiamo Roma, tutti stiamo a parlare delle cause del terremoto e nessuno tira in ballo la divina provvidenza. C'è il proverbio che dice: non si muove foglia che Dio non voglia -siamo nelle mani del Signore-. Ho seguito varie trasmissioni, ho visto tanti video qua sul web, nessuno che abbia tirato in ballo la questione del nostro Dio. Non si riesce a capire come mai sia potuto verificarsi un terremoto addirittura nella Settimana Santa! Come Dio abbia potuto permettere il verificarsi di un terremoto nella Settimana Santa. Non dico 30/40 giorni prima o dopo la Settimana Santa, ma addirittura nel corso della Settimana Santa. E tra poco abbiamo la Pasqua di resurrezione. Ma come ha potuto permettere il nostro Dio che tutto vede e tutto provvede, ha potuto permettere un simile disastro. E' vero che le case erano mal costruite, ma Dio, nella sua enorme potenza, poteva dirottare le forze telluriche verso la casa di Arcore. Quello stesso Dio che consente che l'Italia sia da tanto tempo governata da Silvio Berlusconi, quello stesso Dio che consente una tale ignominia, avrebbe potuto benissimo dirottare le forze telluriche verso la villa di Arcore. No. Dio ha consentito che il terremoto devastasse l'Abruzzo. Ma di che cosa sono mai colpevole gli abruzzesi? Passi le città di Sodoma e Gomorra perché sappiamo a Sodoma cosa avveniva. Li chiamiamo sodomiti perché loro privilegiavano i rapporti anali e lo sperma lo sperperavano, sperperavano quel ben di dio chiamato sperma. La ci aveva un significato magari, distruggere Sodoma, dove c'era quell'orribile vizio chiamato sodomitico. Ma l'Abruzzo che cosa c'entra? Ora ci sarebbe da chiedere ai nostri sacerdoti: ma cari sacerdoti, perché Dio ha acconsentito che si verificasse una simile tragedia? Magari i sacerdoti dicono non è colpa di Dio, è colpa del diavolo. Allora il diavolo è più potente di Dio?! Oppure, se il diavolo non è più potente di Dio vuol dire che Dio ha abbandonato il governo di questa terra alla gestione del diavolo. Ma non è un Dio buono un Dio che consente che avvengano queste disgrazie orribili, orribili. Quale Dio è quello che permette i terremoti? E pensare che Dio non ha avuto rispetto neanche della nazione che ospita il Vaticano. L'Italia è il paese più cattolico che ci sia al mondo, se non altro è al centro del cattolicesimo. Tutti quanti a parlare: si poteva prevedere, non si poteva prevedere, ma Dio faceva tanto presto, non lo faceva venire il terremoto. Oppure dirottava le forze telluriche verso le forze del male ad Arcore. Ad Arcore doveva succedere il terremoto! Cari sacerdoti, perché il nostro Dio ha consentito una simile catastrofe? Tra l'altro, nella Settimana Santa, tra la domenica delle palme e la Pasqua di resurrezione. La Settimana Santa doveva essere immune da una simile tragedia. Invece no, Dio ha consentito che avvenisse questa tragedia non solo nella Settimana Santa ma anche in Abruzzo; e di che cosa sono mai colpevole gli abruzzesi? Dio, nella sua infinita potenza, infinita saggezza, poteva dirottare abilmente le forze telluriche del male verso la villa di Arcore. Non ha voluto. E noi, domenica prossima dovremmo andare in chiesa a celebrare, a santificare la santa Pasqua di resurrezione. Resurrezione si, per certi aspetti, ma in Abruzzo non è la Pasqua di resurrezione. Allora, dov'è che Dio ci aiuta? Prima fa venire le disgrazie e poi ci aiuta ad uscirne dalle disgrazie? Se siamo cattolici, veri cristiani, dobbiamo pensare che siamo nelle mani di Dio, allora dobbiamo riflettere che questo Dio è un Dio che fa delle cose poco carine a noi essere umani. Mai ho visto in una trasmissione televisiva che si parlasse di Dio, mai, manco sui giornali, neanche sul web ho visto niente, nessuno ha parlato di Dio. Dio esiste soltanto in certi momenti, in altri momenti non esiste più Dio, non se ne parla. Beato Dio che si tira fuori nei momenti difficili e noi pensiamo ad altre cose. Grazie e tanti saluti da Serafino Massoni."

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