mercoledì 1 aprile 2009

La Gigroup mi liquida con un SMS dopo 34 mesi di lavoro nell'Ilva


Stamane ho ricevuto il seguente messaggio sul cellulare 01/apr/09; ore 2:11:
"Le comunichiamo che il contratto in scadenza cessa in data odierna 31/03/ 2009 Cordiali saluti GIGROUP"

Dopo 34 mesi di lavoro interinale l'agenzia mi liquida con un SMS dove mi balza subito agli occhi la parola "cessa". Mi reco al loro ufficio e chiedo chiarimenti. Perché non mi avete telefonato, pensavo fosse un pesce d'aprile. Tutto vero, noi mandiamo il messaggio.
Ora che faccio? Li chiedo. Dobbiamo sperare che vi richiamano. Devo stare a casa con la speranza che mi richiamano?!

Al che vengo ignorato come un importuno. In quel momento ho capito che la legge Biagi stravolta da Maroni, non fa altro che dividere in due i diritti dai doveri. Nell'Ilva, dove sono stato somministrato, facevo il dovere, mentre per i diritti devo rivolgermi all'agenzia. Qui nasce una contraddizione perché le due entità, venutesi a creare, possono rimpallarsi la responsabilità a seconda della convenienza: l'agenzia non ha colpa se l'azienda non rinnova la richiesta mentre l'azienda non ha responsabilità perché noi "apparteniamo" all'agenzia.

Non mi resta che fare la domanda di disoccupazione: ordinaria o ridotta? Mi sbattono in faccia un modulo per la disoccupazione ridotta. Nei 34 mesi c'è stato un buco di 30 giorni fra un contratto e l'altro per evitare di essere assunto con contratto indeterminato e, nello stesso tempo, di non aver diritto alla disoccupazione ordinaria o speciale. Tutto calcolato per fottere i lavoratori.
Anche il bonus famiglia non mi tocca perché supero il reddito di qualche centinaio di euro. Tu guarda che sfortuna, sarà calcolato anche quello?

In questi 3 anni di lavoro il mio reparto ha raggiunto un "record" di produzione dietro l'altro grazie anche al mio lavoro. A loro il record, a me la disoccupazione... ridotta.
A noi interinali il premio di produzione ci è stato concesso solo dall'estate scorsa perché, in precedenza, non avevamo diritto essendo operai "esterni". Ci hanno spiegato che il premio consisteva in circa 1 euro in più a ora. Urra, abbiamo gridato, e tutti a fare i conti, salvo poi scoprire, nel leggere le buste paghe, che le tasse erano aumentate conseguentemente e il "premio" se lo è incamerato lo Stato.

Proviamo una forte sensazione di sfruttamento. Sfruttati dall'azienda che ci ha trattati come animali col miraggio, "l'illusione" (parola usata dalla Uilm in riferimento alla regolarizzazione dei precari) dell'ambito contratto indeterminato. Sfruttati dall'agenzia che ci ha fatto la cresta sugli stipendi e chissà quanti soldi ha ricevuto "per ogni ora" del nostro lavoro.
Sfruttati dallo Stato che si è mangiato i nostri stipendi tartassati e adesso ci liquida con un "datevi da fare".

10 commenti:

Daniele ha detto...

Però basta con queste cazzate.... in sintesi:
1)in un contratto a termine il contratto si risolve di diritto e senza alcun preavviso alla data di scadenza fissata inizialmente, quindi il fatto che abbiano mandato un sms per ricordarti di non presentarti a lavoro l'indomani può apparire inelegante ma è già un di più
2)se il premio è di legato alla produttività è soggetto a detassazione (nei limiti previsti di legge) con aliquota fissa del 10%, l'eccedenza è soggetta a tassazione ordinaria. Ma questo è per tutti i lavoratori dipendenti, non è che potevano fare un eccezione per te.
3)se il premio di produzione era già per i dipendenti interni doveva essere attribuito anche al personale interinale, quindi effettuare una vertenza alla società interinale e alla società cliente. Le società interinali tra l'altro stipulano i contratti sulla base delle informazioni economiche rilasciate dal cliente, non attribuirti prima il premio produzione per loro non avrebbe senso, visto che ribaltano il costo all'azienda con margine!!!!!
4)congetture varie meglio stendere un velo pietoso.
Imparate un pò il diritto del lavoro e cercate di fare informazione e non disinformazione

Il blog di Masciullo ha detto...

I miei colleghi a contratto determinato prendevano la "quattordicesima" che in sostanza era un premio di produzione visto che il contratto nazionale siderurgico non esiste e l'Ilva fa "speculazione" con il contratto per metalmeccanici che è molto, molto più economico.
Noi producevamo molto, molto più degli interni guadagnando di meno e senza diritti. Per noi non erano previste molte cose come gli scatti di anzianità o la malattia.
Le agenzie di lavoro sono caporalati legalizzati, inutile cercare di giustificare.
Il preavviso si da 15 giorni prima della scadenza. Le ferie venivano pagate solo se si comunicavano almeno 5 giorni prima della decorrenza tramite un fax a carico nostro. Inoltre, era richiesta una telefonata di conferma per accertare se il fax era arrivato... sempre a carico nostro.
In ogni modo, qui si tratta della dignità delle persone che con questi meccanismi viene calpestata.
Senti questa: l'ultimo di febbraio era giorno di scadenza di contratto per alcuni di noi. Eravamo in pausa mensa ed "uno in scadenza" discuteva col cellulare in mano, sul fatto che il messaggio (SMS) per il sospirato prolungamento, non arrivava. Uno gli fa: guarda che li non c'è campo. Dopo qualche minuto vedo quello che si era messo vicino alla finestra in solitudine ostentando un misto di indifferenza e imbarazzo. Stava aspettando il messaggio! Dimmi se è normale che un uomo di 45 anni, un padre di famiglia si deve ridurre in quelle condizioni. Il nostro è un paese di merda dove molti ci sguazzano con ipocrisia. Quelli come te che campano sulle spalle degli altri dovrebbero almeno rimanere in silenzio.

Anonimo ha detto...

Masciullo non c'e' altra soluzione. Prendere il necessario in una valigia, moglie e figli ... e andarsene da questo paese. Tutti questi papponi ignoranti non ci meritano.
Non vendiamo la nostra salute e quella dei nostri figli per uno sfruttamento che vale 1000 euro al mese.

Questo e' tutto.
Un emigrato.

Il blog di Masciullo ha detto...

Si prendo tutto e me ne vado in Germania o in America che stanno come o peggio di noi? Ci resta Marte o la luna.
Gi extracomunitari vengono qua ma noi dove possiamo andare? Siamo in trappola.
E poi perchè dovrei andarmene e lasciare il paese a questa massa di "papponi"? Farei il loro gioco, il gioco di uno Stato assente che produce danni enormi impunemente tanto poi emigrano o si derubano fra loro.

Anonimo ha detto...

Come ha detto Masciullo, qui non si sta disquisendo di diritto del lavoro, Caro Daniele, ma del fatto che questo diritto, da te tanto esaltato, e' finalizzato allo sfruttamento e all'ingiustizia.Non ha senso mettersi a filosofeggiare su cose fatte di per se' male anzi direi in mala fede.Se in un paese esiste una legge che prevede la fustigazione per chi, ad esempio canta per strada, ho tutto il diritto di denunciare l'assurdita' di tale legge invece di accettarla per il concetto surreale secondo cui la legge cosi' e' e cosi' deve essere.Il diritto non e' fisica, non ha leggi oggettive ed immutabili. Il diritto e' un'invenzione umana.Ma io dico,ragioniamo un po' sulle cose! Visto che credo che da esseri umani abbiamo un cervello.Se poi sto cervello lo vogliamo usare solo per fregare e calpestare le esistenze altrui allora e' un altro paio di maniche.

Il blog di Masciullo ha detto...

Grazie anonimo. La tua eccellente riflessione smaschera l'ipocrisia di certa gente e del sistema.

Queste persone sono pericolose. Si nascondono dietro a "la legge dice questo", anche la deportazione degli ebrei era fatta per legge e milioni di persone hanno osservato la legge per un meschino interesse personale.

Anonimo ha detto...

ciao sono un interinale come te..e prima lo è stato mio padre.ambedue oltre i 30 mesi siamo stati licenziati x scadenza dei termini massimi d lavoro.quei cessi la pagheranno.dovremmo riunirci,nn come fanno quelli del comitato,a fare scioperi k molto probabilmente nn porteranno a molto.la forza la fa la coesione l'unione.uniamoci tutti,sfondiamo le porte della direzione e pikkiamoli.vediamo se gli sbirri,con una marea d 700 illusi e sfruttati,avranno il coraggio d fermarci.iniziamo dai capi squadra,a salire sino ai capireparti.tra 2 settimane quei porci s prenderanno la tredicesima con relativo premio d produzione,quest'ultimo grazie alle nsotre pulizie e a voi k tagliavate col cannello come poveri marokkini.anzi se quel lavoro lo proponevano a loro,l sputavano in faccia.bisogna usare la violenzA,COME FECE RIINA20 anni fa.se terrorizzi lo stato,lo stato t porgerà la mano.c vuole la linea dura e una vera coesione.

Il blog di Masciullo ha detto...

La violenza non paga, tanto è vero che Riina è in carcere. Non ti nascondo che mi piacerebbe trovarmi a tu per tu col direttore dell'azienda.
Piuttosto, in Italia funziona il ricatto, la minaccia, il plagio, ecc.
Però, dei 700 interinali, solo una cinquantina si sono interessati per rivendicare i propri diritti.

Sapevo fin dall'inizio che affidarci ai "consigli" dei sindacati non ci avrebbe portato a nulla. Quegli stessi sindacati che avevano firmato l'accordo scellerato ora si prodigano a tirarci fuori dai problemi che loro stessi hanno creato.
E' un paradosso. Io lo chiamo cannibalismo, il nutrirsi dei nostri problemi, sulle nostre sventure che poi rimangono tali per potersi nuovamente scagliare sulla carcassa inerme e vivere sul nostro corpo e sul nostro sangue: non fu in fondo, il destino che toccò a Gesù? Perché ci lamentiamo?

Ho tagliato col cannello tonnellate di materiale. Sembrava di fare un lavoro manuale ottocentesco. Ho prodotto tanto materiale che in 2 giorni mi ripagavo il mese, tutto il resto era di guadagno per l'azienda e di questi governi criminali. Poi però, ti trattano da appestato, da elemento inutile in eccedenza: tu non servi, è il messaggio. E' una tattica. Usano strategie di accerchiamento militari, ma queste cose dovrebbero dirle i sindacati, ecc.

All'inizio avevo proposto al comitato di scrivere le nostre storie, farne dei documenti firmati e spedirli all'ente europeo per la difesa dei diritti dei lavoratori, ma, forse su consiglio dei sindacati parassiti, la linea scelta è stata quella di andare per gradi e questi sono i risultati: ridursi allo sciopero della fame.

Anonimo ha detto...

VERO E' CHE NON E' SCELTA DELLE AGENZIE LASCIARVI A CASA, BENSI' DEI TITOLARI DELLE AZIENDE C/O CUI VAI A LAVORARE. PERTANTO PRENDITELA CON QUELLI CHE HANNO DECISO CHE PER TE ERA MEGLIO STARE A CASA E RINGRAZIA LA SOCIETA' E IL GOVERNO DI OGGI CHE FA SI' CHE QUESTA SITUAZIONE AD OGGI CI SIA. CHE COLPA HANNO GLI IMPIEGATI DELLE AGENZIE?VENGONO SFRUTTATI + DI TE E TUTTI GLI ALTRI MESSI INSIEME

Anonimo ha detto...

Le agenzie invece hanno la colpa, perchè sono loro che distruggono l'occupazione, sono loro che vanno a VENDERE la carne presso le aziende, sono loro che riciclano apposta le persone per impedere che esse possano venir assunte stabilmente, nessuna agenzia ha interesse che un lavoratore venga assunto altrimenti finisce il loro lucro! LE AGENZIE LE DOVETE BOICOTTARE, FATE VALERE LA VOSTRA ESPERIENZA, SMETTETELA DI RIVOLGERVI AI PARASSITI DEL LAVORO!