mercoledì 21 novembre 2007

L'importanza d'interagire in video nella rete



Con la possibilità sempre crescente di poter mettere in rete filmati personali l’utente potrà inserire sui forum, i blog, ecc. il suo video accompagnato da uno scritto che ne riassume il contenuto o viceversa. Ciò cosa comporta?
L’esaltazione dell’immagine, l’individualismo, l’egocentrismo, caratteristica di quest’epoca, è stata amplificata proprio dalla televisione. Prima dell’avvento delle tv e del cinema, la gente tendeva a riconoscersi in gruppi, in categorie, il pronome più usato era il “noi”, col tempo è stato soppiantato dell’”io” che denota una forte centralità del “se” come finalità delle proprie manifestazioni.
Una delle cause principali di questa deriva è, secondo me, l’immagine proiettata dalla televisione che esalta il singolo e s’impone, nell’ambito familiare e sociale, ad una platea passiva. Pensiamo al mezzobusto dei tg che ingigantisce il volto, la voce e le movenze di un unico soggetto al cospetto di milioni di spettatori recettivi e sostanzialmente marginalizzati.Il risultato è che nella vita ognuno tende ad occuparsi solo della propria immagine spesso vuota, e a considerare gli altri come pubblico, come prime donne e gli altri spettatori.
Con la possibilità di esprimersi in video da parte di tutti, si potrebbe creare un riequilibrio: siamo tutti spettatori e, al tempo stesso, tutti protagonisti. In questo modo si appiattirebbe l’egocentrismo proprio in virtù del fatto che ognuno può apparire, esibirsi e, cosa molto importante, interagire con lo stesso strumento annullando così quella prerogativa rara e privilegiata tipica dei personaggi, dei vip che a loro volta finirebbero col perdere quell’aurea ultraterrena suscitando meno clamore e diluendo quel senso d’inferiorità latente che è la causa del bisogno di primeggiare tipico di oggi.Si tratterebbe di un socialismo mediatico. Pensiamo alle multiconferenze sul web: migliaia di spettatori-protagonisti che interagiscono fra loro. Forse i fenomeni come Second Life saranno sostituiti da soggetti “reali” favorendo veri rapporti umani, quelli che attualmente mancano alla rete apostrofata come un mondo virtuale, freddo e impersonale.

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